Corsi gratuiti per disoccupati grazie all’Assegno GOL
Opportunità e Percorsi di Crescita Professionale
Nel panorama attuale del mercato del lavoro, la formazione continua rappresenta una leva fondamentale per migliorare le competenze e favorire l’inserimento o la reintegrazione lavorativa. La Regione Toscana ha introdotto l’Assegno GOL (Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori). Questo strumento, destinato a persone in cerca di occupazione, offre la possibilità di frequentare gratuitamente un corso di formazione professionale.
Cos’è l’Assegno GOL?
L’Assegno GOL è un’iniziativa che rientra nel più ampio Programma Nazionale GOL, nato con l’obiettivo di favorire l’occupabilità e l’inclusione sociale. Questo assegno permette ai destinatari di usufruire di servizi personalizzati di orientamento, formazione e accompagnamento al lavoro. In particolare, l’Assegno GOL è una misura concreta rivolta a chi è in cerca di lavoro, a chi vuole riqualificarsi o a chi desidera migliorare le proprie competenze per reinserirsi nel mercato del lavoro.
Chi può beneficiarne?
L’Assegno GOL è destinato a:
- Persone disoccupate di lunga durata;
- Lavoratori in Cassa Integrazione Straordinaria;
- Beneficiari del Reddito di Cittadinanza;
- Donne in condizioni di fragilità lavorativa;
- Giovani Neet (Not in Education, Employment, or Training);
- Persone con disabilità o con difficoltà di inserimento lavorativo.
La proposta di Kleis Formazione
La nostra agenzia formativa offre un ampio ventaglio Corsi gratuiti per disoccupati tutti presenti nel catalogo GOL. È quindi possibile scegliere tra i seguenti titoli, proposti sia nella sede di Lucca che in quella di Firenze:
In ambito socio-sanitario:
In ambito contabile e amministrativo:
In ambito turistico:
Come funziona?
Il percorso legato all’Assegno GOL prevede diversi step attraverso i Centri per l’Impiego per l’individuazione e l’iscrizione al corso.
Se vuoi saperne di più sull’Assegno GOL o vuoi scoprire come la nostra agenzia formativa può supportarti nel tuo percorso di crescita professionale, contattaci per un colloquio di orientamento senza impegno.
info@kleiformazione.it
Qui è possibile visionare tutte le misure attive nel progetto GOL in Toscana.
Tante opportunità per le persone disoccupate che vogliono formarsi: scegli la tua strada!
Ci sono tante misure regionali e nazionali per la formazione gratuita di persone disoccupate e a volte rischiano addirittura di disorientare gli interessati.
La disoccupazione è una condizione complessa che col tempo indebolisce l’autostima e la capacità di reazione delle persone, per questo è importante impostare un percorso di riqualificazione il prima possibile, in modo da fornire nuovi strumenti per riprendere a lavorare magari in una posizione migliorativa.
Kleis Formazione ha programmato una serie di Corsi con frequenza gratuita per persone disoccupate, a partire già dalla fine del mese di giugno.
Vediamo in dettaglio gli strumenti di finanziamento e i corsi in programma.
Voucher Just in time
I voucher just in time sono una misura di finanziamento della Regione Toscana e vengono assegnati a persone disoccupate ma solo a fronte di domande di personale presentate da aziende al centro per l’impiego per certe specifiche figure professionali (leggi l’approfondimento).
Questa misura, che era stata interrotta a gennaio 2024, è stata riattivata da metà aprile 2024.
Grazie alla collaborazione con le aziende del territorio abbiamo programmato due percorsi formativi in partenza a fine giugno ai quali è possibile partecipare con questa misura:
Corso per Sviluppatore Software (Inizio a Lucca il 25 giugno)
Corso di Contabilità (inizio a Firenze il 26 giugno)
Corsi GOL
Il programma GOL (acronimo di Garanzia Occupabilità dei Lavoratori) è attivo su tutto il territorio nazionale con la competenza delle diverse regioni.
Il programma raccoglie un catalogo di percorsi sempre per persone disoccupate, che vengono attivati con un’utenza minima di 8 persone.
Kleis Formazione eroga due percorsi del programma GOL, entrambi rivolti al settore cartario:
Corso di Addetto Chimico Cartario
Corso per Tecnico della Produzione Cartaria
Assegno formazione GOL
Sempre all’interno del programma GOL la Regione Toscana ha inserito una nuova misura, che sarà attiva dal primo luglio 2024.
Questa misura prevede l’assegnazione delle risorse per partecipare a corsi di qualifica o di certificazione delle competenze, che saranno attivati col raggiungimento di almeno 6 partecipanti.
Tutto il catalogo di Kleis Formazione rientra nella tipologia dell’assegno GOL.
Come accedere ai Corsi
Tutte le misure di cui abbiamo parlato sono gestite attraverso i centri per l’impiego. I candidati dovranno formulare il Patto di servizio e poi individuare con gli operatori il corso di interesse.
Qui è possibile visionare tutte le misure attive nel progetto GOL in Toscana.
Vista l’offerta diversificata, se sei disoccupato e vuoi riqualificarti, ti consigliamo di contattare la nostra segreteria per un incontro di orientamento senza impegno.
Potremo valutare insieme il tuo percorso di studi, le esperienze lavorative, gli interessi personali e, in base a queste informazioni, individuare i percorsi più adatti per la tua riqualificazione professionale.
Contatta la segreteria:
Lucca: Via A. Catalani 46
Tel: 0583 058431; Mail: info@kleifromazione.it
Firenze: Via Giambolona 2r
Tel: 055 5351378; Mail: firenze@kleisformazione.it
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Tanti vantaggi, nessuno svantaggio
Secondo quanto riportato da ANSA e da un’indagine di Confartigianato, i contratti di apprendistato professionalizzante, dopo una leggera flessione, sono tornati ad aumentare nel 2017 e nel 2018, anno in cui si sono registrati 283.030 nuovi contratti. Questo perché il contratto di apprendistato continua ad essere una formula molto vantaggiosa sia per il lavoratore che per l’azienda. Si tratta di un contratto a tempo indeterminato che, in una prima fase, prevede un percorso formativo obbligatorio da accompagnare all’attività lavorativa, e al termine del quale il lavoratore può ottenere una qualifica professionale. Una volta ottenuta la qualifica il contratto rientra nell’ordinaria casistica del rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. Al contempo questa formula è molto positiva per le aziende perché consente loro di formare le risorse di cui hanno bisogno, usufruendo per i primi anni (da 3 a 5) di una serie di sgravi contributivi. Nonostante questo molti consulenti del lavoro tendono a sconsigliare ai propri clienti l’impiego di questa tipologia contrattuale. Perché? Perché gli obblighi connessi agli sgravi fiscali sono stringenti, ed espongono l’azienda a multe molto salate nel caso di inadempimenti accertati. Quali sono le caratteristiche del contratto di apprendistato? La caratteristica essenziale del rapporto di apprendistato è l’obbligo, da parte del datore di lavoro, di provvedere all’insegnamento necessario al conseguimento di una determinata qualifica. La causa del contratto consiste, dunque, nello scambio dell’addestramento professionale con la prestazione di lavoro; per questo la contrattuale ricade nella categoria dei così detti contratti a causa mista. Per questo motivo, durante il periodo di formazione, il contratto è disciplinato da regole speciali, mentre al termine di tale periodo, se non viene disdettato dal datore di lavoro, il rapporto prosegue come un normale rapporto di lavoro a tempo indeterminato ed è soggetto alla disciplina ordinaria. Questi i principi generali del contratto:- divieto di retribuzione a cottimo;
- il lavoratore può essere inquadrato fino a due livelli inferiori rispetto a quello previsto dalla qualifica oggetto della formazione, e di stabilire la retribuzione dell’apprendista in misura percentuale all’anzianità di servizio;
- deve essere incaricato un tutor aziendale;
- riconoscimento, sulla base dei risultati conseguiti nel percorso di formazione esterna e interna alla impresa, della qualificazione professionale;
- possibilità di prolungare il periodo di apprendistato in caso di malattia, infortunio o altra causa di sospensione involontaria del lavoro, di durata superiore a trenta giorni.
- per la qualifica e per il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore
- professionalizzante
- di alta formazione e ricerca
-
per la riqualificazione dei lavoratori in mobilità espulsi dai processi produttivi (trasversale)
- di 6 mesi se l’apprendista è in possesso di un titolo di studio post-obbligo attinente alla qualifica da raggiungere;
- di 12 mesi se l’apprendista è in possesso di una laurea attinente alla qualifica da raggiungere.
- 120 ore: per chi ha solo la licenza di scuola secondaria di primo grado;
- 80 ore: per chi ha solo un diploma di scuola secondaria di secondo grado;
- 40 ore: per gli apprendisti laureati.
Corsi correlati
I disoccupati possono partecipare gratuitamente ai corsi grazie ai voucher individuali
Destinatari dei voucher
I voucher sono destinati a tutte le persone disoccupate che siano iscritte e abbiano stipulato il Patto di servizio/lavoro con un Centro per l’impiego. Anche i lavoratori in Cassa integrazione guadagni in deroga per eccezionali cause di crisi aziendale e riorganizzazione possono fare richiesta di voucher. La Regione Toscana ha attivato numerose proposte formative finanziate all’interno del progetto GOL. Il Centro per l’Impiego orienterà le persone interessate verso la proposta formativa più accessibile. Pertanto è necessario recarsi al Centro per l’Impiego del proprio territorio per stipulare il Patto di servizio/lavoro prima di procedere con la domanda.QUALI CORSI SONO FINANZIABILI
Il percorso formativo dovrà essere scelto esclusivamente tra quelli del Catalogo degli enti formativi istituito dalla Regione Toscana. Tutti i corsi riconosciuti di Kleis Formazione rientrano nel Catalogo, pertanto tutti i corsi sono completamente finanziabili. Il corso di formazione scelto potrà partire dal giorno successivo alla presentazione della domanda e entro i 6 mesi successivi.I principali corsi di Qualifica e di Certificazione delle competenze finanziabili
In ambito socio-sanitario:
In ambito contabile e amministrativo:
In ambito turistico:Altri settori specifici:
COME EFFETTUARE LA DOMANDA
È possibile procedere da subito con le domande che vengono presentate “a sportello”, quindi vengono approvate in base all’ordine di ricezione. La domanda viene presentata online, con una marca da bollo da 16€, accedendo con SPID o con carta sanitaria attiva (con codice PIN). La segreteria di Kleis Formazione è a disposizione per assistere le persone interessate nella procedura.Formazione a distanza e formazione in aula: il mix giusto per favorire l’apprendimento.
Fino a tre anni fa la FAD in Italia era un mistero, poi è diventata una necessità. Ora è un’opportunità da abbinare al ritorno alla formazione in aula.La formazione nel periodo pandemico
Gli anni della pandemia sono stati anni di rapida evoluzione in molti settori. Forse non saremo “usciti migliori” come certi slogan auspicavano, ma di certo la necessità ha provocato un cambiamento dei costumi che in parte resterà. Il settore della formazione è uno di questi. Quando nel marzo 2020 tutto si è fermato, ci sono state alcune settimane di smarrimento, soprattutto perché nessuno sapeva quanto quella condizione di isolamento si sarebbe protratta. In poco tempo però sia gli enti di formazione che le istituzioni che normano il settore si sono rese conto che quelle nuove condizioni si sarebbero protratte a lungo, e hanno attivato nuovi protocolli. Per un anno e mezzo quindi, mentre molti ambiti hanno incontrato una profonda crisi, la formazione ha trovato nuove opportunità. L’utenza si è attrezzata di nuovi strumenti e in poco tempo anche le persone meno abituate all’uso della tecnologia, hanno imparato come partecipare a una videoconferenza o a un webinar. Questa alfabetizzazione accelerata ha forse rimediato a un ritardo che l’Italia aveva rispetto ad altri paesi nell’uso di certi strumenti digitali. Sono cambiati i tempi e i modi di lavorare in molti contesti, compresa l’amministrazione pubblica. Questo, forse, è uno dei pochi aspetti nei quali la pandemia ci ha consentito di migliorare.FAD e formazione professionale
La formazione professionale, che spesso richiede molte ore di frequenza, è soprattutto incontro con i docenti/professionisti. Una gran parte dell’apprendimento avviene attraverso il gruppo, nel confronto con gli altri discenti e nelle simulazioni. È vero che le piattaforme webinar consentono di svolgere molte attività anche in piccoli gruppi, come pure questionari ed esercitazioni, ma i tempi e i modi del confronto non sono mai altrettanto efficaci.FAD e livello di attenzione
C’è poi la questione dell’attenzione. Molte tecniche formative richiedono che i partecipanti escano dai propri ambienti abituali. Spesso si ritengono più efficaci aule fuori dal contesto lavorativo, o addirittura attività all’esterno o in ambienti specifici. Questo perché un nuovo contesto è di per sé un elemento “attivante”, che favorisce il coinvolgimento della persona al di là del proprio ruolo abituale. La formazione sincrona online permette a chiunque di collegarsi dal proprio ufficio, dalla propria casa o addirittura dalla propria auto, e frequentare una lezione con persone che nello stesso momento sono magari a chilometri di distanza. Sappiamo tutti ormai quanto questo sia comodo. Sappiamo anche, tuttavia, quando questa comodità favorisca la distrazione, o comunque una partecipazione disattenta e meno incisiva. Mentre nell’aula fisica la partecipazione degli altri è uno stimolo continuo per la curiosità, nel collegamento a distanza si assiste spesso a un effetto opposto, e non è raro che al docente manchi qualsiasi tipo di feedback sui contenuti trasferiti. Certo, per migliorare l’efficacia della formazione a distanza i docenti adottano tecniche diverse, richiamando spesso l’intervento dei partecipanti con domande dirette e intervallando l’esposizione frontale a strumenti come infografiche e video, ma la maggiore passività dell’uditorio e un più alto livello di distrazione sono evidenti.Il ritorno alla formazione in aula
Con la fine delle restrizioni del periodo pandemico, un accordo interregionale ha stabilito di impedire l’ulteriore svolgimento di corsi riconosciuti completamente online. Da settembre 2022 quindi i corsi sono tornati a svolgersi per lo più in aula. Questo comporta una maggiore difficoltà logistica per i partecipanti, ma riteniamo che a questa corrisponda anche una migliore qualità dei percorsi formativi. La formazione a distanza resta una grande opportunità che può essere accompagnata in varia percentuale alla formazione in aula. Il mix di modalità formative è certamente la soluzione migliore da dosare anche in base ai contenuti (più teorici o più pratici) e alle fasi del percorso (introduttiva, lezione frontale, esercitazioni di gruppo, simulazioni, verifiche etc…). Leggi anche: Le soluzioni di Kleis Formazione per il ritorno in aula. Di Matteo Pieri, Amministratore e Coordinatore didattico di Kleis FormazioneCome ottenere una qualifica e come aprire l’attività
Per svolgere una professione è spesso necessario ottenere una qualifica che ha valenza nazionale, ma non è sempre chiaro come si possa ottenere. Per questo parliamo di giungla burocratica della formazione. Serve una qualifica ad esempio per fare il tatuatore, oppure la guida turistica, oppure l’operatore socio-assistenziale.Come si ottiene la qualifica?
La risposta cambia se ci si trova a Roma, a Firenze o a Bari, perché anche se la qualifica ha valenza nazionale, in Italia la formazione professionale è competenza delle regioni.Un caso tragico, quello delle guide turistiche
Quello delle guide turistiche è il paradosso per eccellenza. Il turismo dovrebbe essere un settore trainante, un’opportunità per i giovani cha abbiano studiato le lingue e la storia dell’arte italiana, eppure dal 2018, per motivi squisitamente burocratici, in Italia non è possibile diventare guida turistica (per approfondimento: Nuova legge sulle guide turistiche: dalla padella alla brace? ). Il contrasto tra le regioni non è estraneo a questa situazione. Il sistema di esami e corsi di qualifica (che altrimenti avrebbe potuto rimanere attivo in attesa dell’aggiornamento normativo) è stato bloccato proprio perché alcune associazioni di categoria hanno esercitato pressioni prima sulle regioni già meno organizzate, e poi queste regioni sulle altre, fino a bloccare qualsiasi attività.