Come ottenere una qualifica e come aprire l’attività

Per svolgere una professione è spesso necessario ottenere una qualifica che ha valenza nazionale, ma non è sempre chiaro come si possa ottenere. Per questo parliamo di giungla burocratica della formazione. Serve una qualifica ad esempio per fare il tatuatore, oppure la guida turistica, oppure l’operatore socio-assistenziale.

Come si ottiene la qualifica?

La risposta cambia se ci si trova a Roma, a Firenze o a Bari, perché anche se la qualifica ha valenza nazionale, in Italia la formazione professionale è competenza delle regioni.

Un caso tragico, quello delle guide turistiche

Quello delle guide turistiche è il paradosso per eccellenza. Il turismo dovrebbe essere un settore trainante, un’opportunità per i giovani cha abbiano studiato le lingue e la storia dell’arte italiana, eppure dal 2018, per motivi squisitamente burocratici, in Italia non è possibile diventare guida turistica (per approfondimento: Nuova legge sulle guide turistiche: dalla padella alla brace? ). Il contrasto tra le regioni non è estraneo a questa situazione. Il sistema di esami e corsi di qualifica (che altrimenti avrebbe potuto rimanere attivo in attesa dell’aggiornamento normativo) è stato bloccato proprio perché alcune associazioni di categoria hanno esercitato pressioni prima sulle regioni già meno organizzate, e poi queste regioni sulle altre, fino a bloccare qualsiasi attività.

frequentare corsi in altre regioni

Se quella delle aspiranti guide turistiche è la situazione più disperata, è possibile rilevare una lunga serie di contraddizioni, di differenze territoriali e disservizi in molte altre circostanze. Un passaggio fondamentale è l’ottenimento della qualifica professionale. Questa si può ottenere o con esami indetti periodicamente, oppure con corsi di qualifica, che pure hanno al loro termine un esame di qualifica. Ma esami e corsi non sono uguali in tutte le regioni, e addirittura ci sono regioni nelle quali non esistono percorsi formativi per determinate qualifiche. Per fortuna oggi esiste la possibilità di frequentare corsi in toto o in parte online, e questo facilita chi da una regione, si trovi nella necessità di frequentare il corso di un’altra regione. Ma anche in questo caso i problemi non sono finiti.

Stessa qualifica, corsi diversi

In Regione Toscana l’offerta formativa è vasta, e tutti i corsi di qualifica prevedono un minimo di 300 ore complessive di formazione (e arrivano a 900 ore per certe figure), una parte abbondante delle quali dedicata al tirocinio (per approfondire: Orientarsi nella formazione professionale). Svolgere il tirocinio in una regione diversa da quella dell’agenzia formativa però è molto complicato e richiede permessi speciali in base a accordi interregionali. Inoltre, come già ricordato, i corsi proposti sono diversi da regione a regione. L’obiettivo di un corso di qualifica è certamente quello di ottenere l’abilitazione alla professione, ma un percorso formativo è soprattutto un modo per imparare un mestiere, e il contatto con i professionisti e con le realtà lavorative di un territorio è certamente un passaggio fondamentale. È difficile quindi capire come percorsi privi di tirocinio possano essere ritenuti qualificanti allo stesso modo di corsi con 100 o 200 ore di stage.

Il martirio del patentino 

Una volta ottenuta la Qualifica  – che, ribadiamo, avrà valenza nazionale, quale che sia la regione nella quale si è conseguita – non è finita. Molte professioni richiedono infatti l’apertura di una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), per lavorare come liberi professionisti. Questo passaggio che oggi dovrebbe essere semplificato e uniformato in tutta Italia, in realtà crea ulteriori diseguaglianze tra una regione e l’altra. Per aprire una SCIA (per ottenere ad esempio il patentino come guide ambientali, come accompagnatori turistici o altro ) infatti è necessario indicare il CODICE ATECO (Classificazione delle Attività Economiche dell’Istat) dell’attività che si va a svolgere.
Ebbene, in certe regioni i codici di alcune qualifiche non sono contemplati, quindi in quelle regioni è impossibile avviare quella specifica attività.
È il caso degli accompagnatori turistici, ma anche delle guide ambientali. Sono spesso le istituzioni stesse a indicare agli utenti di rivolgersi ad altre regioni per avviare un’attività che poi può essere svolta in tutta Italia.

Il caso limite del tatuatore

Sempre nella Regione Toscana il corso di qualifica per tatuatore è un percorso formativo di 600 ore, che comprende molte materie: anatomia, dermatologia, primo soccorso, disegno, tecniche di tatuaggio, di bendaggio, normativa etc… (leggi di più: Corso per Tatuatore). In altre regioni, per ottenere una qualifica analoga, sono richiesti corsi di appena 90-120 ore. Nemmeno un quinto delle ore di formazione. Addirittura i requisiti di ingresso tra regione e regione cambiano. Per questo poi al momento di avviare un’attività in Toscana, chi avesse seguito un corso in una diversa regione, si troverebbe a dover comunque integrare il percorso con quello di 600 ore.
Per la complessità di queste tematiche, per i percorsi formativi del nostro catalogo, Kleis Formzione è sempre disponibile a fornire orientamento non solo in merito ai corsi stessi, ma anche al modo più efficace per avviare la professione.