Ecco il Decreto attuativo: via libera per le Nuove Guide Turistiche!

Ecco il Decreto attuativo: via libera per le Nuove Guide Turistiche!


È stato pubblicato in Gazzetta il Decreto n. 88 del 26 giugno 2024

Il Decreto attuativo del Ministero del Turismo conferma e specifica il nuovo quadro normativo per la professione di guida turistica, vediamo i dettagli.

Criteri e modalità di Svolgimento dell’Esame

Le sessioni di esame per  il conseguimento dell’abilitazione nazionale all’esercizio della professione di guida turistica saranno organizzate con cadenza almeno annuale con bando pubblicato sul sito del Ministero del Turismo.

Requisiti per la partecipazione all’esame

Per accedere all’esame si deve aver conseguito almeno un diploma di istruzione secondaria di secondo grado (o altro diploma dichiarato equivalente/equipollente).

Notare bene: l’attestazione della conoscenza delle lingue straniere non è  un requisito necessario per l’accesso all’esame, ma sarà oggetto di verifica orale (livello B2).

Prove d’esame

L’esame si compone delle seguenti tre prove:

  • Prova scritta: domande a risposta multipla e/o domande aperte sulle seguenti materie: storia dell’arte; geografia;  storia; archeologia; diritto del turismo, accessibilità e inclusività dell’offerta turistica; disciplina dei beni culturali e del paesaggio.
  • Prova orale: colloquio in lingua italiana sulle materie della prova scritta e verifica della conoscenza di almeno una lingua straniera, scelta dal candidato con la presentazione della domanda, non inferiore al livello B2. Sono esonerati dalla verifica linguistica coloro che hanno conseguito un titolo di studio all’estero.
  • Prova tecnico-pratica: simulazione di una visita guidata in lingua italiana e nella lingua straniera, per poter valutare le competenze pratiche della guida turistica e la relativa capacità di conduzione della visita guidata fornendo informazioni pertinenti.

Le prove si intendono superate se il candidato ha riportato un punteggio pari o superiore a 25 punto. Per ogni prova può essere assegnato un punteggio massimo pari 40 punti.

Alla prova orale e alla prova tecnico pratica accedono i candidati che hanno ottenuto un punteggio al test scritto pari o superiore a 25 punti. L’abilitazione si consegue con il superamento di tutte le prove previste.

Commissione esaminatrice

La Commissione d’esame sarà composta da cinque membri effettivi (incluso il Presidente) qualificati nelle materie oggetto di esame. Possono essere inseriti membri aggiuntivi per la prova orale e tecnico-pratica per la valutazione delle conoscenze linguistiche e delle competenze tecniche. I membri aggiunti partecipano limitatamente alle rispettive materie.

Quota di partecipazione

Per la partecipazione all’esame di abilitazione è richiesto il  versamento di 10€.

Guide Turistiche abilitate in altri paesi UE, SEE o in Svizzera

Le Guide Turistiche già abilitate in altri paesi dell’UE, dello Spazio economico europeo o della Svizzera possono svolgere l’attività in Italia:

  • Su base temporanea e occasionale (non più di 60 giorni annui e per non più di 20 gg continuativi, indipendentemente dal numero di turisti accompagnati. Prima di avviare la prestazione  in forma temporanea il professionista invia dichiarazione telematica mediante procedura disponibile sul sito www.ministeroturismo.gov.it, specificando i periodi di svolgimento dell’attività di guida turistica. La dichiarazione ha validità 12 mesi. Il ministero del Turismo rilascia al professionista un codice univoco temporaneo da esibire su richiesta dei soggetti autorizzati al controllo.
  • In maniera stabile a seguito del riconoscimento della qualifica conseguita in altri paesi dell’UE, dello Spazio economico europeo o della Svizzera previa eventuale integrazione della formazione mediante una misura compensativa consistente, a scelta del richiedente, nel superamento di una prova attitudinale in lingua italiana o, in alternativa, di un tirocinio di adattamento. In questo caso il Ministero del Turismo, previa istanza dell’interessato, si esprime in ordine alla modalità di svolgimento della misura compensativa (v. artt 16-17-18-19)

Guide Turistiche abilitate in paesi diversi dalla UE, SEE o Svizzera

Le Guide Turistiche già abilitate in altri paesi diversi dell’UE, dello Spazio economico europeo o della Svizzera possono svolgere l’attività in Italia previo superamento di una prova attitudinale in lingua italiana.

Istituzione dell’elenco nazionale delle Guide Turistiche

L’’Elenco Nazionale delle Guide Turistiche è suddiviso in due sezioni:

  1. Sezione dove sono riportati i dati delle Guide Turistiche  che hanno superato l’esame di abilitazione nazionale, e delle guide già abilitate allo svolgimento della professione di guida turistica alla data di entrata in vigore della legge n. 190 del 13/12/2023.
  2. Sezione dove sono riportati i dati delle Guide Turistiche che hanno ottenuto il riconoscimento della qualifica professionale conseguita all’estero.

Per essere iscritti in una delle sue sezioni bisogna presentare in via telematica specifica domanda al Ministero del Turismo.

Per ogni soggetto iscritto nell’elenco nazionale sono indicati:

  • numero di iscrizione;
  • nome, cognome e codice fiscale;
  • data di conseguimento dell’abilitazione;
  • eventuali specializzazioni e relativa data di conseguimento
  • lingue  straniere per le quali  è stata conseguita l’abilitazione ed eventuali ulteriori lingue conosciute e  comprovate; 
  • data dell’ultimo aggiornamento professionale; 
  • titolo di studio

Per le guide già abilitate

Per le guide già abilitate in una o più regioni/province alla data di entrata in vigore della legge 190/2023 il Ministero provvede ad annotare le specializzazioni relative all’ambito territoriale di conseguimento dell’abilitazione e le conoscenza linguistiche.

Aggiornamento dell’elenco

L’elenco nazionale, realizzato e gestito attraverso piattaforma informatica dal Ministero del Turismo viene aggiornato a seguito delle comunicazioni delle specializzazioni, certificazioni linguistiche acquisite e degli adempimenti degli obblighi di aggiornamento professionale.

Il tesserino professionale

A seguito dell’iscrizione nell’elenco viene rilasciato un tesserino personale di riconoscimento che permette l’esercizio della professione su tutto il territorio nazionale. Le guide turistiche,  iscritte nell’elenco nazionale e in possesso del tesserino personale di riconoscimento,  hanno  diritto all’accesso gratuito in tutti i siti in cui esercitano la professione.

Il rilascio del tesserino, munito di fotografia numero di iscrizione  relativo codice univoco di identificazione è subordinato al pagamento di 30€.

Corsi di Specializzazione e Aggiornamento per la professione di Guide Turistica

Gli enti formativi accreditati e in convenzione con regioni e province autonome sono autorizzati a organizzare e svolgere i corsi di  specializzazione (tematica o territoriale) e i corsi di aggiornamento professionale (attività formative di contenuto teorico e pratico sulle materie oggetto di esame).

I corsi di specializzazione

I corsi di specializzazione in ambito tematico, di contenuto teorico e pratico, possono essere organizzati nelle seguenti aree:

  • area storico-artistica;
  • area archeologica;
  • area storico-demo-etno-antropologica;
  • area enogastronomica;
  • area scientifica tecnologica;
  • patrimonio religioso;
  • patrimonio museale;
  • tecniche di comunicazione per persone con disabilità;
  • tecniche di comunicazione per l’infanzia, l’adolescenza  e  la terza età;
  • patrimonio monumentale italiano;
  • patrimonio musicale italiano.

I corsi di specializzazione in ambito territoriale riguardano il territorio di ciascuna provincia, regione o provincia autonoma o territori aventi caratteristiche ambientali omogenee (usi, tradizione locali, prodotti tipici dell’artigianato e dell’enogastronomia).

La durata dei corsi

I corsi di specializzazione hanno una durata minima di 50 ore, con frequenza obbligatoria e verifica finale da parte dell’ente formativo, con rilascio di certificato attestante le competenze acquisite che consente di presentare richiesta di annotazione della specializzazione conseguita nell’elenco nazionale in corrispondenza dei propri dati personali

I corsi di aggiornamento

I corsi di aggiornamento sono attività formative finalizzate ad approfondire esperienze maturate e nuove conoscenze e saperi utili al perfezionamento delle competenze professionali.

Le guide turistiche sono tenute a frequentare almeno cinquanta ore di formazione mediante uno o più corsi di aggiornamento ogni tre anni.

L’obbligo di aggiornamento si intende assolto anche mediante la frequenza  di  un  corso  di  specializzazione. L’attestazione della frequenza deve essere trasmessa, attraverso la piattaforma, al ministero del Turismo ai fini dell’aggiornamento delle informazioni contenute nell’elenco nazionale.

Conclusioni

Il Decreto Ministeriale n. 88 del 26 giugno 2024 conferma e specifica quanto già indicato nella legge 190 del 2023 con le successive modifiche.

Kleis Formazione confermerà nei prossimi mesi, oltre al Corso di preparazione per l’esame nazionale, un nuovo catalogo di Corsi di Specializzazione sulla base di questo nuovo quadro normativo.

Novità importanti alla nuova legge per le Guide Turistiche.

AGGIORNAMENTO: Il Decreto Attuativo del Ministero del Turismo è stato approvato il 26 giugno 2024, leggi tutti i dettagli.

La legge 56, approvata il 29 aprile 2024 e dedicata a “disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)”, introduce con l’articolo 17-bis modifiche rilevanti alla legge 190, approvata a dicembre 2023, che disciplina la Professione di Guida Turistica.

Tutti i passaggi precedenti dell’iter legislativo:

La Commissione Europea era intervenuta per segnalare alcuni punti della legge in contrasto con i principi comunitari, per questo alcune delle novità introdotte cambiano radicalmente l’impostazione della legge, specialmente per quanto riguarda l’accesso alla professione.

Novità sull’accesso alla professione:

  • Sarà possibile accedere all’esame anche con un diploma di scuola secondaria superiore.
  • La conoscenza delle lingue straniere non è più un requisito necessario per l’accesso all’esame, ma sarà oggetto di verifica nell’esame stesso.
  • La suddetta verifica non sarà necessaria per coloro che hanno conseguito un titolo di studio all’estero.

Ricordiamo che la legge 190 stabilisce che l’accesso alla professione avviene tramite superamento di un esame nazionale indetto con cadenza annuale (qui ulteriori dettagli).

Novità per le Guide Turistiche abilitate in altri paesi UE, SEE o in Svizzera:

  • Per le Guide Turistiche già abilitate in altri paesi dell’UE non sarà più obbligatoria la formazione integrativa, che sarà valutata necessaria dal Ministero del Turismo solo per casi specifici.
  • La suddetta formazione integrativa potrà svolgersi con un tirocinio o con il superamento di una prova attitudinale in lingua italiana, indetta dal Ministero del Turismo e consistente in una prova scritta e una orale.
  • Il tirocinio avrà una durata massima (e non minima) di 24 mesi.
  • La dichiarazione preventiva del soggetto che intende svolgere la professione in Italia dovrà essere inviata all’atto della prima prestazione in via telematica al Ministero del turismo, e avrà una durata di dodici mesi. 

Altre novità sulla nuova legge per le Guide Turistiche

  • Non è più obbligatoria la copertura assicurativa per la responsabilità civile della guida turistica.
  • L’iscrizione all’Elenco Nazionale delle Guide Turistiche sarà aggiornato con la data dell’ultimo adempimento all’obbligo di aggiornamento professionale.
  • Sono state tolte le misure interdittive all’esercizio della professione per coloro che non avranno assolto all’obbligo di aggiornamento.
  • Viene specificato che anche le agenzie di viaggio, tour operator e ogni altro intermediario di servizi turistici dovrà indicare il numero di iscrizione presente nell’elenco nazionale della guida turistica che presta la propria attività, anche attraverso piattaforme digitali.

Considerazioni

Queste novità, che allargano notevolmente la platea delle persone che potranno esercitare la professione, susciteranno certamente ulteriori polemiche da parte delle associazioni di categoria. C’è da dire che i due requisiti di accesso (titolo di studio e conoscenza della lingua straniera) modificati sono stati di fatto riportati a quelli che da sempre sono stati applicati a tutte le guide turistiche in Italia e in Europa.

Le prossime tappe

A questo punto, sciolti i nodi critici sollevati dall’Unione Europea, non ci sono ostacoli all’attuazione della legge, che dovrà essere sviluppata con un apposito decreto attuativo entro il mese di giugno 2024. Ci aspettiamo che il decreto definisca soprattutto le modalità e i contenuti dell’esame nazionale.

Per poter leggere le modifiche in modo organico mettiamo a disposizione il testo della legge 190 con l’evidenza degli aggiornamenti.

Il Corso di Preparazione per l’Esame Nazionale di Guida Turistica comincerà a settembre, con lezioni online. Prenota ora!

I dati del 2023 superano quelli del 2019

Secondo il Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti, le presenze nelle strutture ricettive nel 2023 sono state 445,3 milioni, con una crescita superiore all’8% rispetto al 2022. I dati sono tornati a crescere anche rispetto al periodo pre-pandemico, quando le presenze registrate erano 436,7 milioni (2019).

Durante il periodo estivo i mercati registravano ancora un’incertezza sull’entità di questa crescita, perché il mercato interno era in calo. Gli italiani, soprattutto per effetto dell’inflazione, hanno scelto mete diverse o hanno ridotto del tutto le vacanze.

Grazie al mercato internazionale invece, e soprattutto a quello extra-europeo, il 2023 è stato l’anno di maggiore successo in assoluto per il settore turistico.

Le caratteristiche dei flussi turistici

Sono proprio le città d’arte a trainare questa crescita, dove l’aumento di turisti è stimato al 9,3% e che, complessivamente, ospitano più della metà del turismo complessivo.

Il 2023 chiude con po’ di flessione per le zone balneari (probabilmente più legate al turismo interno italiano), mentre molto positivo è il dato sulle zone di montagna, che confermano la tendenza del turismo di prossimità e del turismo lento.

Le proiezioni dei prossimi anni

Nel 2024 Assoturismo non prevede altrettanta crescita (soprattutto per le tensioni internazionali), ma un mantenimento, che corrisponderebbe comunque alla gestione di numeri impressionanti.

Servono nuovi operatori nella ricezione turistica

Sono stati di recente divulgati i risultati della ricerca Occupazione e mismatch nel turismo e nel terziario, svolta dall’Università Cattolica del Sacro Cuore, secondo la quale tra il 2023 e il 2027 il settore turistico avrà bisogno di quasi 760 mila nuovi occupati. Già oggi sono il 47% le imprese del turismo che dichiarano di avere difficoltà a reperire personale qualificato, e si tratta per lo più di addetti all’accoglienza e all’informazione della clientela.
La difficoltà di reperimento è legata a molti fattori: la stagionalità, i ritmi frenetici dei picchi di domanda ma anche la varietà di competenze linguistiche e tecniche necessarie.

Su questi aspetti tuttavia le cose si stanno evolvendo. Le stagioni turistiche si allungano specialmente nelle città d’arte e grazie al turismo legato agli eventi.

Le associazioni del settore chiedono sempre maggiori tutele per garantire continuità di reddito per i lavoratori stagionali, dal momento che la richiesta del mercato continuerà a crescere.

Resta da gestire l’aggiornamento delle competenze, con persone che spesso devono riqualificarsi per passare da un settore all’altro, o riattivarsi dopo un’interruzione dell’attività lavorativa.

La proposta di Kleis Formazione

Presso la nostra agenzia arrivano sempre molte richieste a partire dalla primavera inoltrata, quando probabilmente si trovano molte richieste di personale qualificato per l’inizio della stagione. Ma a quel punto è troppo tardi per prepararsi.
Per essere pronti per la stagione 2024 infatti è questo il momento di attivarsi.

La legge 190 e il nuovo quadro normativo

AGGIORNAMENTO : Il Decreto Attuativo del Ministero del Turismo è stato approvato il 26 giugno 2024leggi tutti i dettagli.

Il 13 dicembre del 2023 è stata approvata la legge 190, “recante la disciplina della professione di guida turistica”. La legge stabilisce criteri e condizioni per l’esercizio della professione di guida turistica su tutto il territorio nazionale.

È l’ultimo capitolo di una lunga “querelle legislativa” che si trascina ormai da dieci anni.

Questi i capitoli precedenti della “querelle legislativa”:
Nuova legge sulle guide turistiche: ecco il DDL 833
Nuova legge sulle guide turistiche: forse è la volta buona
Nuova legge sulle guide turistiche: dalla padella alla brace?

La guida turistica è e resta nazionale

La Legge conferma la sostanza di tutti i punti già inseriti nel disegno di legge 883, con una modifica piccola nella forma, ma sostanziale per l’attuazione della legge. Si tratta dell’aggiunta del comma 4 nell’articolo 13, quello dedicato alle disposizioni transitorie. Questo comma abroga il comma 3 dell’articolo 3 della legge 97 del 6 agosto 2013, che faceva riferimento ai famigerati “siti di particolare interesse”.

L’abrogazione del comma che richiamava i siti di particolare interesse elimina il rischio di contraddizione con le indicazioni europee, e assicura una volta per tutte la validità nazionale del titolo di Guida Turistica.

I punti essenziali della legge 190

Oltre a ribadire la validità nazionale del titolo di guida, la legge definisce:

  • L’oggetto della professione
  • I requisiti di accesso
  • L’esame di accesso
  • La specializzazione e l’aggiornamento
  • Il riconoscimento dei titoli conseguiti all’estero
  • L’assegnazione di un codice ATECO
  • L’istituzione dell’Elenco nazionale
  • L’ingresso gratuito nei siti
  • I divieti e le sanzioni

DEFINIZIONE E OGGETTO DELLA PROFESSIONE

L’articolo 2 è definisce l’attività della guida turistica come “l’illustrazione e l’interpretazione, nel corso di visite guidate con persone singole o gruppi di persone, del valore e del significato, quali testimonianze di civiltà di un territorio e della sua comunità, dei beni, materiali e immateriali, che costituiscono il patrimonio storico, culturale, museale, religioso, architettonico, artistico, archeologico e monumentale italiano, in correlazione anche ai contesti demo-etno-antropologici, paesaggistici, produttivi ed enogastronomici che caratterizzano le specificità territoriali.”.

REQUISITI DI ACCESSO

I requisiti di accesso sono molto stringenti: è necessario aver conseguito almeno una laurea triennale, e avere la certificazione della conoscenza di due lingue straniere, una a livello C1 (avanzato) e una a livello B2 del quadro comune europeo.

La conoscenza delle lingue, nonostante la certificazione, viene accertata anche in sede di esame.

Per gli stranieri è necessaria la certificazione della conoscenza della lingua italiana a livello C1.

L’ESAME

L’esame prevede una prova scritta, una prova orale e una tecnico pratica. Le materie d’esame saranno: storia dell’arte, geografia, storia, archeologia, diritto del turismo, accessibilità e inclusività dell’offerta turistica e accertamento delle competenze linguistiche. Un decreto successivo dovrà precisare ulteriori dettagli dell’esame.

SPECIALIZZAZIONE E AGGIORNAMENTO

L’articolo 7 introduce fornisce le linee guida per la specializzazione e l’aggiornamento delle guide turistiche abilitate.

I commi uno e due specificano infatti che le guide possono specializzarsi con corsi di almeno 50 ore, autorizzati dal Ministero del turismo, su aspetti tematici o territoriali.

Il conseguimento di una di queste specializzazioni permette alla guida di iscriversi in apposite sezioni dell’elenco nazionale (vedi sotto).

Il terzo comma dell’articolo 7 specifica la necessità per tutte le guide abilitate di frequentare corsi di aggiornamento almeno triennali.

Anche questi corsi saranno autorizzati dal Ministero del turismo, la legge non dà indicazioni di durata e rimanda per i dettagli a successivi decreti attuativi.

IL RICONOSCIMENTO DEI TITOLI CONSEGUITI ALL’ESTERO

La seconda novità introdotta nella legge 190 rispetto al disegno di legge 883 riguarda proprio l’abilitazione delle persone che hanno conseguito la qualifica in paesi stranieri.

Questi avranno titolo a svolgere attività temporanea e occasionale, oppure in maniera stabile solo a seguito di un tirocinio della durata di 24 mesi e del superamento di una prova in lingua italiana.

L’introduzione di un tirocinio così lungo, da svolgere “sotto la responsabilità di un professionista qualificato”, sembra essere un nuovo punto di possibile contraddizione con le indicazioni europee di libera concorrenza. Speriamo che non sia così e che la storia degli ultimi dieci anni di vuoto normativo non si ripeta.

CODICE ATECO, ELENCO NAZIONALE DELLE GUIDE TURISTICHE, INGRESSO GRATUTO

La legge 190 conferma l’assegnazione di un codice ATECO (il codice che identifica una specifica attività economica presso la Camera di Commercio) e l’istituzione dell’Elenco Nazionale presso il Ministero del turismo, come pure l’ingresso gratuito, per le guide munite di tesserino, in tutti i siti di interesse professionale sia pubblici che religiosi.

La nostra proposta formativa

Per tutti coloro che fossero interessati a partecipare al primo esame nazionale di guida turistica, Kleis Formazione ha progettato il Corso di preparazione completamente online, con lezioni sincrone.

È possibile partecipare al corso completo, oppure solamente ai moduli di interesse specifico.

Per quanto riguarda i corsi di specializzazione e quelli di aggiornamento restiamo in attesa dei decreti attuativi per le specifiche.

I disoccupati possono partecipare gratuitamente ai corsi grazie ai voucher individuali

AGGORNAMENTO, febbraio 2024: al momento le risorse sono esaurite in tutte le province, pertanto non è più possibile presentare domanda.
Con il Decreto 717 del 19/09/2023 la Regione Toscana ha approvato il finanziamento di nuovi voucher formativi individuali nell’ambito del Patto per il Lavoro.

Destinatari dei voucher

I voucher sono destinati a tutte le persone disoccupate che siano iscritte e abbiano stipulato il Patto di servizio/lavoro con un Centro per l’impiego. Anche i lavoratori in Cassa integrazione guadagni in deroga per eccezionali cause di crisi aziendale e riorganizzazione possono fare richiesta di voucher. La Regione Toscana ha attivato numerose proposte formative finanziate all’interno del progetto GOL. Il Centro per l’Impiego orienterà le persone interessate verso la proposta formativa più accessibile. Pertanto è necessario recarsi al Centro per l’Impiego del proprio territorio per stipulare il Patto di servizio/lavoro prima di procedere con la domanda.

QUALI CORSI SONO FINANZIABILI

Il percorso formativo dovrà essere scelto esclusivamente tra quelli del Catalogo degli enti formativi istituito dalla Regione Toscana. Tutti i corsi riconosciuti di Kleis Formazione rientrano nel Catalogo, pertanto tutti i corsi sono completamente finanziabili. Il corso di formazione scelto potrà partire dal giorno successivo alla presentazione della domanda e entro i 6 mesi successivi.

I principali corsi di Qualifica e di Certificazione delle competenze finanziabili

In ambito socio-sanitario:

In ambito contabile e amministrativo:

In ambito turistico:

Altri settori specifici:

COME EFFETTUARE LA DOMANDA

È possibile procedere da subito con le domande che vengono presentate “a sportello”, quindi vengono approvate in base all’ordine di ricezione. La domanda viene presentata online, con una marca da bollo da 16€, accedendo con SPID o con carta sanitaria attiva (con codice PIN). La segreteria di Kleis Formazione è a disposizione per assistere le persone interessate nella procedura.
Contatta la segreteria e fissa un appuntamento: info@kleisformazione.it; tel: 0583058431

SCARICA L’EBOOK delle Guide Ambientali: Cinque percorsi ad anello nelle province di Lucca, Pisa e Pistoia

Compila il form e scarica l’ebook: La Toscana a piedi

È con molto piacere che annunciamo la pubblicazione del primo ebook composto dagli elaborati delle nuove guide ambientali ed ex corsiste di Kleis Formazione. Scarica l’EBOOK: La Toscana a piedi
Kleis Formazione eroga corsi di qualifica per guida ambientale dal 2019, siamo ormai arrivati all’ottava edizione.

Il valore didattico, divulgativo ed escursionistico

La preparazione di un elaborato è stata un’attività proposta ai partecipanti fin dalla prima edizione. Questa esperienza infatti ha un forte valore didattico, perché consente di ripercorrere e contestualizzare molte delle materie affrontate nelle lezioni. Al contempo gli elaborati si sono spesso configurati come possibili e probabili strumenti professionali, illustrazioni di percorsi che facilmente, una volta qualificati, i corsisti avrebbero potuto proporre ai propri clienti. E così è stato. Vedendo la qualità delle tesine presentati ci siamo resi conto che quei contenuti avrebbero potuto interessare un’utenza più ampia rispetto a quella degli studenti dei corsi.

La selezione

Con l’aiuto dei docenti, e in particolare di Stefano Mezzani, abbiamo preso di nuovo in esame tutti gli elaborati (sono oggi 86 le persone che hanno frequentato le diverse edizioni e che quindi hanno prodotto una tesina). Ci siamo orientati su quelli che descrivevano un itinerario, e tra questi di preferenza gli itinerari “ad anello”, con un focus su tre province: Lucca, Pisa e Pistoia. Ecco quindi che siamo giunti a questa faticosa selezione tra tanti lavori interessanti. I percorsi suggeriti da Valentina, Fanny, Andrea, Lisa e Chiara impegnano gli amanti delle passeggiate con vario grado di difficoltà, di durata e in luoghi molto diversi. È un assaggio interessante di quello che il lavoro di guida ambientale può offrire nei territori della Toscana. Ringraziamo gli autori, i docenti dei corsi e in particolare Stefano Mezzani, che insieme hanno contribuito alla realizzazione di questo libro. Magari il primo di una serie.

Visita la pagina del Corso per Guida Ambientale

Corsi correlati

È stato pubblicato il DDL 833, un nuovo capitolo della telenovela sulle professioni turistiche

AGGIORNAMENTO: La legge è stata approvata in dicembre 2023, (leggi qui l’articolo dedicato.)
Eccoci a una nuova puntata dell’ormai decennale telenovela sulla legge nazionale per le Guide Turistiche: è stato finalmente pubblicato il testo del DDL 833 – di iniziativa governativa – che propone (come i quattro precedenti) la ridefinizione della professione di Guida Turistica.
Il testo è stato pubblicato a seguito della seduta della Commissione permanente (Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare) che si è tenuta il 20 settembre 2023 (qui il verbale). Luca De Carlo (FdI), Presidente della Commissione, ha presentato il DDL 833 (il testo pubblicato) come “abbinato” a tre diversi disegni di legge di iniziativa parlamentare già in discussione nelle precedenti legislature (qui un approfondimento). In effetti il DDL 833 riprende i punti essenziali già delineati dal testo unificato proposto da una precedente commissione nel marzo 2022. Anche la forma in 14 articoli è simile, ma con alcune modifiche che introducono elementi di ambiguità sostanziali. Per questo procedo con una analisi per conferme e differenze rispetto al testo precedente, già analizzato qui (il testo unificato del 2022).

GUIDA TURISTICA NAZIONALE, ma

Il “MA” è d’obbligo, perché su questo aspetto (che è stato il motivo centrale del vuoto normativo degli ultimi dieci anni!) il DDL 833 resta intenzionalmente vago. Dall’articolo 4 infatti – quello dedicato all’esame di abilitazione – è stata tolta la frase “L’idoneità alla professione di guida turistica è valida su tutto il territorio nazionale”, che era invece specificata nel “vecchio” testo unificato. Il carattere nazionale della Guida Turistica è confermato invece nell’articolo 5, dedicato all’istituzione di un Elenco nazionale delle Guide Turistiche. Nello stesso articolo 5 però, al comma 4, si specifica “Fermo restando quanto previsto dall’art 3, comma 3, della legge 6 agosto 2013, n. 97”. Il riferimento è alla legge che introdusse il “famigerato” elenco dei “siti di particolare interesse storico, artistico o archeologico per i quali occorre una specifica abilitazione”. Diverse sentenze del TAR hanno annullato quei provvedimenti (sono passati 10 anni!). La motivazione era chiara: si voleva formalmente sancire il carattere nazionale della Guida Turistica, introducendo però nella sostanza un nuovo “protezionismo” territoriale (leggi qui le puntate precedenti).
L’impressione è di essere tornati al punto di partenza.

l’Esame di abilitazione

L’articolo 4 del DDL 833 è dedicato all’esame di abilitazione, e riprende in gran parte l’art 6 del “vecchio” testo unificato. Come detto in precedenza però sparisce il riferimento al carattere nazionale dell’abilitazione, e si specificano invece le linee guida dell’esame. L’esame sarebbe indetto annualmente dal Ministero del turismo e consisterebbe in una prova scritta, una orale e una tecnico-pratica. Le materie d’esame sarebbero: storia dell’arte, geografia, storia, archeologia, diritto del turismo, accessibilità e inclusività dell’offerta turistica e accertamento delle competenze linguistiche. Un decreto successivo dovrebbe precisare i dettagli dell’esame.

i Requisiti di accesso

Restano molto esigenti i requisiti di accesso prospettati. Sarebbe infatti richiesta la certificazione della conoscenza di due lingue straniere, una a livello C1 (avanzato) e una a livello B2 del quadro comune europeo. Nonostante la certificazione, la conoscenza della lingua sarebbe ulteriormente verificata in sede d’esame. Oltre a questo è necessaria una laurea almeno triennale. Sparisce invece il riferimento alle classi di laurea. Si potrebbe quindi accedere all’esame con+ ogni tipo di laurea. Questi due aspetti combinati da una parte restringono molto la possibilità di accesso (ad esempio a chi potrebbe svolgere l’attività di guida turistica con grande competenza in una sola lingua straniera), e dall’altro ne riducono la specializzazione (per esempio un laureato in materie scientifiche potrebbe accedere all’esame, mentre chi ha fatto il liceo artistico o classico, ma non si è laureato, non potrebbe accedere).

SPECIALIZZAZIONE E AGGIORNAMENTO

L’articolo 6 introduce una novità importante distinguendo per le guide turistiche l’opportunità di frequentare corsi di specializzazione  tematiche o territoriale, e l’obbligo almeno triennale di seguire invece corsi di aggiornamento. I corsi di specializzazione dovrebbero essere autorizzati dal Ministero, e dovrebbero avere una durata minima di 50 ore (contro le 650 previste dal precedente testo unificato!). I corsi di aggiornamento invece dovrebbero essere definiti da successivi decreti e gestiti dalle Regioni con linee guida comuni. La frequenza dei corsi di specializzazione consentirebbe l’iscrizione a settori specifici dell’Elenco Nazionale delle Guide Turistiche. Gli stessi settori nei quali, per diritto acquisito, accederebbero invece le guide turistiche già abilitate. Niente si dice rispetto a quali vantaggi costituirebbe l’iscrizione a questi settori specifici, né come questi si relazionino all’elenco dei siti di particolare rilievo citati sopra.
Di nuovo siamo di fronte a un’abilitazione nazionale, “intralciata” però da specifiche non chiarite. Ovvero: una volta ottenuto il patentino nazionale, senza frequentare corsi di specializzazione, una guida potrà comunque operare su tutto il territorio o no? Non lo sappiamo.

le competenze: abilitazione ministeriale, aggiornamento regionale

A complicare ulteriormente le cose ci sono le competenze che il DDL 833 stabilirebbe. In Italia la formazione professionale è competenza delle Regioni, che abilitano figure a livello nazionale ed europeo. Già questo sistema genera non poca confusione tra le Regioni (ne abbiamo parlato qui). In questo caso addirittura si creerebbe un iter centralizzato (non Universitario ma dipendente dal Ministero), per poi chiamare di nuovo in causa la competenza regionale solo per l’aggiornamento.
Altra perplessità: sarà mai possibile garantire la cadenza annuale di un esame nazionale al quale si candideranno (specialmente nelle prime edizioni, dopo anni di blocco) migliaia di persone?

DEFINIZIONE E OGGETTO DELLA PROFESSIONE

L’articolo 2 è dedicato alla definizione della professione, così come lo era l’articolo 1 del precedente testo. La differenza principale è la scomparsa del terzo comma, quello che nel vecchio testo unificato indicava la possibilità per le guide turistiche già abilitate di acquisire specializzazioni tematiche o territoriali. Questa scelta sembra un ulteriore indizio del fatto che quella specializzazione potrebbe non essere più un’opportunità successiva all’abilitazione, ma piuttosto una necessità senza la quale potrebbe essere impossibile lavorare. Ma questa per il momento è un’illazione.

Il riconoscimento dei titoli conseguiti all’estero

Anche su questo aspetto sono confermati gli elementi introdotti nel precedente testo unico, con la richiesta di una formazione integrativa per chi, già abilitato in un altro paese, voglia lavorare stabilmente in Italia. A conferma delle perplessità espresse però si ritrovano, anche nell’articolo 6 dedicato a questo tema, molteplici riferimenti al “famigerato” articolo 3 della legge 97, e quindi all’elenco dei siti di particolare interesse. La guida straniera (come la nuova guida italiana, ritengo) dovrebbe di fatto specializzarsi per poter lavorare in molti siti (l’elenco ne comprendeva migliaia).
Questo infatti è l’elemento di principale disaccordo tra quanto richiesto dall’Europa e numerose associazioni italiane di guide turistiche: impedire alle guide straniere (impreparate, dicono le associazioni) di operare stabilmente sul territorio. Se non l’impedimento, il DDL 833 sembra voler rendere la cosa alquanto complicata.
ELEMENTI CONFERMATI Il DDL 833 confermerebbe i provvedimenti presenti nel testo precedente per quanto concerne l’istituzione di un codice ATECO riservato alle guide turistiche e l’istituzione dell’Elenco Nazionale presso il Ministero.

Ingresso gratuito, MA

L’articolo 9 conferma anche l’ingresso gratuito per le guide abilitate nei siti di interesse turistico per motivi professionali, di ricerca o di formazione. Anche in questo caso però si richiama l’articolo 5, comma 4, e quindi la legge 97, che di fatto limiterebbe la gratuità solo alle guide specializzate sul territorio.

Le perplessità

In  tutto l’articolo ho usato il condizionale. Non perché io creda che questo disegno di legge non sarà approvato. Al contrario, credo che il DDL 833 – magari emendato e discusso – sarà approvato in tempi abbastanza brevi. Sarà approvato perché le scadenze europee, il PNRR e i numerosi annunci impongono di “fare qualcosa”. Ho usato il condizionale perché credo che dopo tanti anni questa proposta sia un passo indietro rispetto alla definizione della professione. Soprattutto nel caso in cui il DDL venisse approvato così com’è, non si tratterebbe – a mio parere – del punto di arrivo di questo lungo iter legislativo. Temo che i tanti elementi evidenziati potrebbero innescare nuove sentenze, blocchi e attese. Ricapitolo le principali perplessità:
  • Contraddizione tra abilitazione nazionale e limitazioni territoriali
  • Discutibile severità dei requisiti di accesso sulla conoscenza delle lingue
  • Discutibile leggerezza dei requisiti di accesso per i titoli di laurea
  • Complicazione delle competenze tra Ministero e Regioni
  • Costante richiamo all’elenco dei siti di particolare interesse, già “bocciato” da precedenti sentenze
Sono passate legislature di centro sinistra e di centro destra, ma il problema centrale è rimasto irrisolto. Alcune guide turistiche (di certo non tutte!), per proteggere la propria attività dalla concorrenza, si oppongono alle indicazioni che valgono in tutto il resto dell’Europa. Il legislatore, quale che sia la parte politica che rappresenta, tenta di assecondare questa pressione cercando di aggirare le indicazioni europee, col risultato di protrarre un vuoto normativo ormai da dieci anni.
Chi ci rimette? Ovviamente le nuove generazioni di professionisti, quelli che sono preparati da anni, che hanno studiato già, ma che non possono lavorare come guide turistiche.

Se vuoi ripercorrere tutta la telenovela puoi leggere:

Professione Accompagnatore turistico: il settore crocieristico, uno dei più attivi in Toscana

Di Matteo Pieri A giugno sono stato con la famiglia in crociera in Norvegia. Non mi definirei proprio un “tipo da crociera”, ma ho due figli, una di dodici anni e uno di tre, e la crociera sembrava la soluzione migliore per vedere molto evitando di guidare continuamente. Infatti in una sola settimana abbiamo visto Bergen, Eidfjord, Kristiansand, Oslo e Copenaghen. Certo, sono state soste di una sola giornata, ma ci hanno permesso di scoprire un sacco di cose. Inutile dire che a bordo tutto era molto comodo e piacevole. Alcuni momenti dello staff della crociera: Navigando in mezzo a quei mari mi sono trovato spesso a riflettere sulla vita a bordo, sui numeri di quell’enormità in movimento, i consumi e la logistica. Poi scendevamo e, per chi partecipava a tour organizzati, c’era l’accompagnatore turistico del luogo che invitava i passeggeri sul pullman. Erano professionisti norvegesi, svedesi, polacchi, spagnoli e italiani. Tutti parlavano benissimo sia l’italiano che l’inglese e così, con un sorriso sempre pronto, riuscivano a condurre piacevolmente centinaia di persone.
È un bel lavoro. Un lavoro di certo faticoso, ma che permette di incontrare persone di tutto il mondo, vedere bei posti e conoscere storie interessanti.

L’ACCOMPAGNATORE TURISTICO E I CROCERISTI

Nei gruppi ci sono le famiglie, le persone anziane e i giovani, ognuno col proprio ritmo e le proprie esigenze. Spesso sono gruppi eterogenei anche per nazionalità, e l’accompagnatore turistico deve condurli facendo rispettare i tempi con gentilezza. L’accompagnatore fornisce le informazioni essenziali, sia dal punto di vista organizzativo che culturale, racconta episodi e risponde alle curiosità dei turisti. Servono molta pazienza, molta curiosità e una grande capacità di affrontare e risolvere prontamente i problemi. Ecco come funziona una crociera, ho pensato, come le tante crociere che approdano sulla costa tirrenica e che trovano l’accoglienza degli accompagnatori turistici toscani e laziali, quelli che si formano presso la nostra agenzia formativa. La crociera permette di scoprire posti nei quali magari un turista può tornare per più giorni, proprio come io voglio tornare a Copenaghen.

Il settore croceristico in toscana

I numeri sono impressionanti, e la crescita dopo il periodo pandemico è ripresa con grande rapidità. Solo a Livorno, nel 2022, si sono registrati oltre 400mila passeggeri, +676,9% rispetto all’anno precedente (leggi l’approfondimento). Vuol dire migliaia di tour da gestire, migliaia di professionisti qualificati da impiegare contemporaneamente ogni giorno per una stagione che si allunga. Ed eccoli i croceristi del Mediterraneo che approdano a Livorno per partire alla volta di Pisa, di Lucca e di Firenze. È così che cominciano a lavorare molti nuovi Accompagnatori come Francesco, che ci ha mandato questo micro-reportage dei suoi primi tour, oppure Caterina, che lavoro con le crociere di Civitavecchia. La giornata di Francesco, nuovo Accompagnatore Turistico: Il racconto di Caterina, nuova Accompagnatrice Turistica:

I dati sulla ricaduta occupazionale dei corsi erogati

Ogni anno Kleis Formazione effettua un’indagine sulle persone che hanno concluso un corso nell’anno precedente. I dati emersi dall’ultimo questionario sono particolarmente incoraggianti: oltre il 90% di chi ha frequentato un corso oggi lavora!

Lo strumento di rilevazione

La rilevazione dei dati avviene con l’invio di un questionario anonimo online tramite mail e whatsapp a tutte le persone che hanno concluso un corso almeno 6 mesi prima. All’indagine partecipa mediamente un quarto della popolazione presa in esame.

La ricaduta occupazionale

Il dato principale – quello che molte persone richiedono quando si informano sui nostri corsi – è la ricaduta occupazionale, ovvero quanto la frequenza del corso favorisca l’ingresso o il re-ingresso nel mondo del lavoro. È difficile ridurre un fenomeno così complesso a una semplice percentuale, perché esistono tanti tipi di lavoro, che impegnano più o meno a lungo e con mansioni diverse. Partiamo da un dato: all’inizio dei corsi i partecipanti del 2022 risultavano occupati al 47%, ovvero quasi la metà aveva almeno un impiego part time. Questo lavoro tuttavia poteva non riguardate la materia del corso. A sei mesi dalla fine del corso le persone occupate risultano essere più del 90%, per l’esattezza il 90,32% delle persone dichiarano di avere un’occupazione.
Questo significa che il 43% delle persone che nel 2022 erano disoccupate hanno trovato un lavoro negli ultimi sei mesi. Considerando che i partecipanti complessivi ai corsi del 2022 sono stati 191, proiettando la percentuale sul numero complessivo, possiamo ipotizzare che 171 persone su 191 oggi abbiano un lavoro, ovvero 82 in più rispetto all’inizio dei corsi.

La qualità dell’occupazione

Nel dato rilevato ricadono molti tipi di contratti e anche lavori che in effetti possono avere poco o niente a che fare con i contenuti del corso. Per questo il questionario chiede anche se il lavoro abbia molto, poco o niente a che fare con i contenuti studiati nel percorso formativo. Anche in questo caso il risultato è molto positivo: l’80,65% delle persone dichiarano che la propria attività è inerente al corso frequentato almeno in parte. Si deve tener presente poi che una parte del catalogo (Corso per Tatuatore, Corso per Accompagnatore Turistico, Guida Ambientale) sono rivolti per lo più ad attività da libero professionisti, quindi queste persone difficilmente potranno dichiarare un lavoro da dipendenti al 100% inerente l’argomento di studio.

I settori

Negli anni precedenti non era stato possibile fare valutazioni per i singoli settori, perché il numero dei questionari ottenuti, suddiviso per i singoli corsi, dava un campione troppo ristretto. Oggi però, aggregando i dati ottenuti dal 2019 al 2022, abbiamo un numero sufficiente di risposte per fare alcune considerazioni di dettaglio. L’analisi così aggregata conferma quello che gli operatori del settore percepiscono: il settore socio-sanitario richiede sempre nuovo personale qualificato, infatti oltre il 90% delle persone intervistate nei quattro anni lavorano come addetti all’assistenza di base o magari come OSS (chi ha fatto il corso integrativo). È interessante anche il dato dei corsi dell’ambito amministrativo-contabile (Corso di Contabilità, Corso di Segreteria Amministrativa…) che, anche se non hanno percentuali altrettanto alte di occupati, sono i corsi che maggiormente aiutano ad inserirsi. Infatti si passa da una percentuale del 45% di occupati a inizio corso all’80% a sei mesi dalla conclusione. Per il settore turistico (Corso di Accompagnatore Turistico, Corso per Guida Ambientale) si conferma l’alta richiesta del mercato ma anche la maggiore stagionalità, quindi collaborazioni o contratti più brevi e spesso l’abbinamento di due professioni che a volte sono in continuità e altre volte invece sono del tutto diverse.

I nostri consigli

Nonostante questi ottimi risultati, nella promozione delle nostre attività, non parliamo tanto dei numeri quanto delle storie individuali. La scelta di un percorso formativo infatti è importante, e riguarda soprattutto la motivazione e le inclinazioni di chi decide di impegnarsi. Nessun corso di per sé può portare a un nuovo lavoro, si tratta sempre della combinazione di una serie di elementi: preparazione tecnica, motivazione, consapevolezza del ruolo, richieste del territorio, disponibilità a imparare…
Usiamo spesso la metafora della palestra: l’agenzia formativa mette a disposizione attrezzature, docenti competenti, momenti di orientamento e tutoraggio, contesti in cui svolgere stage e laboratori pratici… Proprio come in palestra si trovano trainer, attrezzi e corsi, ma è poi il singolo partecipante che fa la differenza con lo studio e il coinvolgimento.
Per questo l’attività di Kleis Formazione è sempre incentrata su percorsi di orientamento individuale, ai quali vengono dedicati momenti di incontro gratuiti (Leggi anche: Il self marketing comincia dal curriculum) o appuntamenti presso la nostra sede, dove la Direttrice Luisa Viscomi e i tutor sono sempre disponibili. Ecco alcune delle storie individuali dei nostri corsisti, in questo caso le partecipanti al corso di Segreteria Amministrativa, che hanno avuto un ottimo riscontro nel lavoro.