I corsi per OSS 2020 in Toscana

I corsi per OSS 2020 in Toscana


Per l’USL Centro-Nord a Pisa, Lucca, Viareggio, Livorno e Massa-Carrara

Con la Deliberazione n. 1548 del 09/12/2019 la Regione Toscana ha definito il numero, la tipologia e la distribuzione dei corsi che le ASL territoriali dovranno erogare nel 2020 per l’accesso alla qualifica di OSS (Operatore Socio Sanitario). Si conferma la programmazione di due tipologie di corsi:
  • il corso di 1000 ore, per chi non ha alcuna qualifica al momento dell’esame di accesso
  • il corso ridotto di 400 ore, riservato a chi già ha conseguito la qualifica di Addetto all’Assistenza di Base (ADB, OSA o OTA)
Nei tre settori di competenza della ASL (Nord-ovest, Sud-est e Centro) sono previste edizioni sia di una tipologia che dell’altra, più il corso integrativo con la formazione complementare.
Per quanto riguarda la USL Nord-ovest sono previsti un totale di 14 corsi: 6 da 1000 ore, 7 abbreviati e 1 per OSS FC (formazione complementare).
Come negli anni precedenti ogni corso accoglierà 30 partecipanti, quindi la formazione sarà riservata a un totale di 420 persone (180 nei corsi da 1000 ore e 210 nei corsi abbreviati) e complessivamente addirittura 150 persone in più rispetto a quanto previsto nel 2019.
Per il momento sono state pubblicate le date dell’esame soltanto per i primi 60 posti, presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana. Le iscrizioni terminano il 20 febbraio, mentre la prova è fissata per il 7 aprile. Qui i dettagli. In base al decreto regionale si attende la pubblicazione del bando per altri 150 posti. Il 12 febbraio abbiamo programmato l’inizio delle lezioni di preparazione per l’esame di accesso al corso OSS ridotto. La prova d’esame consisterà in un test con 60 domande a risposta multipla (4 alternative di risposta) da compilare in un’ora. Per superare la prova si deve ottenere almeno il punteggio di 31/60, ma sarà necessario un punteggio più alto per rientrare nella graduatoria delle 210 persone selezionate, e soprattutto per poter scegliere l’edizione del corso più vicino al proprio domicilio. Ogni candidato infatti potrà segnalare più di un corso, indicando il primo di preferenza. I contenuti dell’esame per l’accesso al corso abbreviato verteranno su:
  • area socio-culturale (legislazione sociale, organizzazione e metodologia del lavoro sociale, sociologia)
  • area operativa di assistenza alla persona (interventi sociali minori/famiglia, anziani, disagio psichico, disabilità, igiene, dietetica)
  • area socio-psicologica relazionale
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Da Badante a Addetto all’Assistenza di Base, Operatori Qualificate per rispondere a una richiesta crescente

Ogni giorno incontriamo persone che chiedono informazioni e orientamento per scegliere un percorso formativo. Spesso le persone che hanno maggiore necessità di formazione, sono proprio quelle impegnate in modo più serrato tra famiglia e lavoro. Come le badanti. E allora ci siamo chiesti: chi bada alla badante? In Italia esiste una realtà molto diffusa che tutti conoscono, ma della quale si parla molto poco, e spesso con sufficienza: le cosiddette badanti Esiste un sistema di assistenza privato fondato sulla disponibilità di lavoratrici quasi 24 ore su 24. Si tratta di una condizione, quella della badante, troppo spesso opprimente, che non lascia spazio a nient’altro. Molte badanti infatti sono in servizio quasi costante, con poche ore di permesso a settimana e nessuna possibilità di riqualificarsi. Questo perché quando lavorano hanno disponibilità economica, ma non di tempo, e quando il lavoro finisce (spesso in modo improvviso e senza alcuna tutela), la disponibilità economica viene meno. È difficile intraprendere un percorso formativo lungo e impegnativo.

Come uscirne?

Il corso per diventare Addetto all’Assistenza di Base dura 900 ore e, quale che sia la frequenza, la durata complessiva varia da un minimo di 8 mesi a un anno. Eppure quella è l’unica strada per arrivare a un lavoro stabile nel settore assistenziale. L’unico modo per uscire dalla condizione precaria di badante, e proporsi alle strutture socio-sanitarie private, come RSA, cooperative e cliniche. Per questo molte persone sono disponibili a fare grandi sacrifici, conciliando per lunghi periodi il lavoro, lo studio e la famiglia.
Riflettendo su questi aspetti abbiamo deciso di organizzare un’edizione del corso di Addetto all’Assistenza di Base con orario serale, che dia la possibilità di qualificarsi anche a chi non ha altre disponibilità di orario.
Le lezioni di questa prima edizione serale cominciano il 2 dicembre alle 18.30, ma ancora fino a fine anno, tutte le persone interessate potranno iscriversi rivolgendosi alla nostra segreteria.

Usare la creatività per conoscere se stessi e l’altro, per comunicare e per crescere

Mentre Sara illustra le intenzioni e i valori che muovono l’esperienza, Michela dispone lentamente dei piccoli oggetti su un tappeto. Sembrano degli uncini bianchi, tutti diversi uno dall’altro, e mentre lei li allinea a file di quattro tutte le persone sedute attorno si chiedono di cosa si tratti. La luce è soffusa e il tappeto è coronato da una corda di luce, anche questa bianca. Sempre sul tappeto sono disposti altri oggetti, tutti bianchi, e i partecipanti sono chiamati a curiosare. Comincia così il Laboratorio Bianco, del quale l’associazione Bi-Done è venuta a darci un piccolo assaggio: una scoperta dei materiali e delle suggestioni che offrono.
L’associazione Bi-Done cura le attività di uno spazio dove si raccolgono, si espongono e si mettono nuovamente a disposizione diversi materiali di recupero, provenienti dalle rimanenze e dagli scarti della produzione industriale e artigianale della provincia di Lucca. Rispetto dell’ambiente, creatività e estetica sembrano le linee guida della loro esperienza.
Nel selezionare i docenti del corso di qualifica per tecnico dell’animazione socio-educativa abbiamo incontrato tanti professionisti e tante realtà interessanti, che portano avanti iniziative molto coinvolgenti e con una ricaduta sociale importante sul territorio. Il Laboratorio Bianco è stato un piccolo assaggio di quello che si potrà imparare e sviluppare all’interno del percorso formativo. Al termine dell’incontro la Dott.ssa Milena Dell’Acquila, psicologa e docente, ha illustrato come queste e altre tecniche possono essere impiegate in contesti e con utenze diverse, proprio per innescare meccanismi virtuosi di socializzazione e di apprendimento. Per lavorare nel sociale serve quella che potremmo chiamare “vocazione”. Quasi sempre le attività professionali in ambito sociale sono a contatto con situazioni di disagio (che sia la malattia, la disabilità, la povertà etc…) di fronte alle quali si può reagire o in modo negativo (ci si può sentire impotenti, frustrati, a disagio…) o in modo positivo (cosa posso fare io?). Se si ha questa attitudine il lavoro in ambito socio-sanitario può dare grandissime soddisfazioni personali e anche professionali. È un settore in cui la domanda è sempre crescente e le professionalità richieste sono tante, tra queste il tecnico dell’animazione socio-educativa, una figura professionale con qualifica di IV livello EQF, richiesta soprattutto nelle cooperative, nelle rsa e in tutte le strutture sociosanitarie per persone anziane o con disabilità e nelle strutture socio-educative per minori. Il tecnico dell’animazione (evoluzione della figura di educatore sociale) applica una serie di strumenti creativi (la narrazione, la musica, la pittura, la cucina) in contesti sociali, per stimolare l’apprendimento piuttosto che la socializzazione, l’attività fisica o cognitiva dei partecipanti. MOLTI SI QUALIFICANO PER SPECIALIZZARSI IN MODO PARTICOLARE SUL LAVORO CON I MINORI, IN STRUTTURE SCOLASTICHE O DI SERVIZIO ALLE FAMIGLIE. Ringraziamo tutte le persone che sono intervenute per questa bella esperienza. Visita la pagina dedicata al sul corso per tecnico dell’animazione socio-educativa.
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ADB, OSA, OTA, informatevi bene sulla validità degli attestati

Vuoi diventare Addetto all’Assistenza di Base? Non ci piace parlare delle attività della concorrenza, ma dopo numerose segnalazioni da parte di nostri corsisti sentiamo il bisogno di fare chiarezza sulle modalità con le quali si può ottenere la Qualifica. Intanto chiariamo che le sigle ADB, OSA e OTA indicano la medesima qualifica di III livello EQF. Sono nomi diversi usati in province diverse per indicare però uno stesso profilo professionale. La Qualifica è un titolo necessario per lavorare nelle strutture socio-sanitarie private come cliniche, RSA, strutture residenziali o domiciliari, ma anche cooperative sociali. La Qualifica si ottiene frequentando un corso e superando l’esame con una commissione nominata dalla Regione Toscana. La stessa Qualifica è necessaria se si vuole accedere al corso nella versione ridotta per diventare OSS. Questo corso viene erogato SOLTANTO dalle ASL/USL, che organizzano una sessione ogni anno.
La formazione in Italia è demandata alle Regioni, questo implica che si possano presentare percorsi formativi diversi da regione a regione, ma la Qualifica è la stessa e ha validità a livello europeo.

attenzione ai corsi online!

Da alcuni anni si trovano sul web proposte di corsi formativi completamente online, con solo l’esame in presenza. Questi corsi sono molto approfonditi, molto lunghi e molto costosi. Permettono in effetti di imparare molte cose con l’opportunità di poter frequentare negli orari che si preferisce. Tuttavia il titolo che si ottiene alla fine NON è una Qualifica, ma soltanto un Attestato privato, che NON permette in Toscana l’accesso alle strutture lavorative né tanto meno all’esame per il corso OSS ridotto. Purtroppo chi promuove questi corsi non informa adeguatamente le persone interessante che spesso investono molto tempo e molto denaro, per trovarsi poi nella necessità di frequentare da capo un vero corso di Qualifica. Quando qualcuno si presenta da noi con questo tipo di esperienza quello che possiamo fare è riconoscere il massimo dei crediti formativi per le attività già effettivamente svolte, in modo da ridurre al minimo sia il costo di partecipazione che le ore di frequenza obbligatorie. Quindi attenzione a questo tipo di proposte. Sono molto allettanti, perché permettono di conciliare bene il lavoro, la formazione e gli impegni familiari, ma non portano all’obiettivo che lasciano capire!
Il corso di qualifica è lungo e faticoso, sono 450 ore di formazione e 450 di stage, ma si possono sempre cercare soluzioni con diversa frequenza per conseguire il titolo.
Per tutte le persone interessate al Corso di Qualifica per Addetto all’Assistenza di Base questa è la pagina dedicata.

Corsi e concorsi in Toscana per diventare OSS

CHI È L’OPERATORE SOCIO SANITARIO? L’Operatore Socio Sanitario è una figura professionale che lavora a supporto di persone che vivono in una condizione di disagio per motivi sociali, di disabilità o di malattia. Può trattarsi di bambini, adulti o persone anziane sia in contesti residenziali, in ambiente ospedaliero o presso il domicilio dell’utente. Questi servizi possono essere gestiti dall’azienda sanitaria locale, da cooperative sociali o da altri enti privati. In particolare l’OSS dovrà avere le competenze adeguate per provvedere all’igene e alla corretta nutrizione degli utenti, aiutarli nella mobilizzazione e deambulazione e nel mantenimento della corretta postura, ma soprattutto deve essere in grado di intervenire stabilendo una relazione con gli utenti, spesso in contesti familiari o relazionali non facili. Nello svolgimento della professione l’OSS si troverà a collaborare con educatori, fisioterapisti, medici con diversa specializzazione, infermieri e assistenti sociali. È importante quindi che l’OSS sappia documentare le proprie attività in modo adeguato, in modo che le altre figure professionali possano collaborare in modo proficuo. Questa figura professionale è definita dal Ministero della Salute attraverso l’Accordo Stato Regioni del 22/02/2001. In precedenza questa figura era identificata ad altri due acronimi: OTA per l’area sanitaria e OSA per l’area sociale. COME SI DIVENTA OPERATORE SOCIO SANITARIO? La formazione degli operatori socio sanitari è affidata alle Regioni. In Toscana per diventare OSS è necessario svolgere un corso di 1000 ore presso l’ASL. Per chi avesse già la qualifica di addetto all’assistenza di base (ADB) è invece possibile accedere a un percorso abbreviato. Il costo per la partecipazione al corso di 1000 ore è di 1000 €, quello abbreviato invece costa 500 €. Ogni anno la Regione Toscana pubblica un bando per l’accesso a questi corsi, che hanno un numero chiuso di partecipanti (in genere 30 persone per ogni edizione). La data delle prove di accesso può cambiare di anno in anno, ma spesso i bandi escono in gennaio e le prove vengono fissate in aprile. Per monitorare la pubblicazione di nuovi bandi per le province di Lucca, Massa-Carrara, Pisa e Livorno si consiglia di consultare la pagina della ASL dedicata. Il settore socio-sanitario offre molte opportunità, e provvedere al benessere delle persone è un lavoro che può essere molto appagante, ma non è un lavoro per tutti.
Ci sono persone predisposte all’attività di aiuto, che sanno approcciarsi in modo positivo ai problemi e sanno quindi essere di supporto anche nei momenti più complicati.
L’esame di accesso al corso per OSS non è semplice. In ogni edizione sono tante le persone che restano escluse. Kleis Formazione ha elaborato un percorso formativo concentrato che aiuta i candidati nella preparazione, fornendo esempi e simulazioni delle prove d’esame con professionisti esperti del settore. Vai alla pagina del corso.