Le richieste del settore socio-sanitario

Le richieste del settore socio-sanitario


La domanda aumenta, servono operatori di assistenza alla persona e educatori sociali

Nel 2021 il Progetto Excelsior di Unioncamere ha rilevato i fabbisogni occupazionali delle imprese italiane, sia nell’anno stesso che in una proiezione fino al 2025. Anche tenendo presenti due scenari, uno più ottimistico e uno meno, i dati confermano una tendenza evidente: il settore socio-sanitario richiede un numero crescente di operatori qualificati.

L’incidenza dell’emergenza pandemica

L’emergenza pandemica ha prodotto uno scatto nella richiesta già alta del settore. Gli ospedali hanno assorbito rapidamente un grande numero di infermieri e di OSS, spesso “togliendo” risorse a strutture di assistenza private. Queste sono quindi dovute ricorrere a nuovi inserimenti di personale qualificato. Le persone che hanno finito il corso per Addetto all’Assistenza di Base in questi ultimi anni si sono inserite molto rapidamente e in altissima percentuale. Le richieste sono arrivate da strutture residenziali e domiciliari per anziani, ma anche da associazioni e cooperative che operano nella disabilità. Anche strutture straniere si sono rivolte al personale neoqualificato in Italia, riconoscendo la qualità della preparazione e una predisposizione ad operare in ambito sociale.
Nella prima metà del 2022 poi, sempre in ambito sociale, molte strutture si sono attivate per cercare anche persone qualificate come Tecnico dell’animazione socio-educativa.
Il cambiamento normativo aveva prodotto un gran numero di qualificati negli anni 2014-2016. La richiesta di questo tipo di qualifica si era poi arrestata, prima per una diversa disposizione del governo centrale al settore sociale, e poi per il blocco generale del periodo pandemico. Anche in questo ambito però qualcosa si sta muovendo. Molte strutture cercano tirocinanti o personale già qualificato da inserire. Finalmente, dopo la necessità di far fronte all’assistenza essenziale, si torna a progettare e a gestire anche la qualità del vivere insieme nelle rsa, nelle cooperative sociali, con i minori, e in tutti i contesti nei quali è possibile intervenire con progetti di educazione sociale.

preparazione e attitudine

Lavorare in questi ambiti non è facile. Oltre alla preparazione è necessaria una grande predisposizione personale, la capacità di far fronte a situazioni complicate e spesso dolorose. Per chi ha questo tipo di attitudine però le soddisfazioni professionali e umane possono essere davvero grandi. Percepire di fare un lavoro davvero indispensabile per gli assistiti, un lavoro che sarà sempre più necessario. Consulta il report del Progetto Excelsior L’esperienza di Giorgia, nuova Addetta all’Assistenza di Base

L’ultima rilevazione indica che più dell’80% di chi ha frequentato un corso oggi lavora.

Fin dalle prime edizioni i corsi di Kleis Formazione hanno prodotto un’ottima ricaduta occupazionale. Viste le difficoltà del periodo pandemico però non ci aspettavamo che questi dati potessero addirittura migliorare. È quanto emerge dalla rilevazione annuale ripetuta a luglio 2021. Al sondaggio ha risposto il 24% del totale del campione, ovvero di chi nel 2020 aveva concluso un percorso formativo tra i seguenti: Segreteria Amministrativa, Contabilità e Bilancio, Accompagnatore Turistico, Receptionist, Agente Immobiliare e Addetto all’Assistenza di Base.   Un breve riassunto in video

I risultati del sondaggio

Come illustrato nel seguente grafico, all’inizio dei corsi le persone occupate (a tempo parziale o pieno) erano il 46,2%, e altrettanti erano i disoccupati. Occupati prima del corso Di questi, più dell’80% hanno cercato attivamente un nuovo impiego nei sei mesi successivi al termine del corso. Questo significa che anche molte delle persone che lavoravano, avevano intenzione di cambiare settore, magari proprio grazie alle nuove competenze acquisite. Emerge quindi che il 19% ha partecipato al corso per consolidare la propria posizione lavorativa con un aggiornamento di competenze.   Chi ha cercato lavoro
Oggi le persone occupate (a tempo parziale o pieno) solo l’80,7%. Gli occupati totali sono quindi quasi raddoppiati a seguito del percorso formativo svolto. Di questi il 69,2% lavora a tempo pieno e solo l’11,2% (per scelta o per necessità) lavora a tempo parziale. 
Chi lavora oggi Altra considerazione importante riguarda il merito del lavoro trovato, perché molte potrebbero essere attività “parallele”. A questo proposito il 60% risponde che il lavoro che svolge è completamente in linea con quanto studiato nel corso, e il 16% risponde che è in parte correlato. Pertinenza dei contenuti

I settore con più ricaduta occupazionale

Queste percentuali non sono analoghe tra i partecipanti ai diversi corsi. Come c’era da aspettarsi per gli Accompagnatori Turistici le opportunità nel 2020 sono state ben poche, e tuttavia qualcuno è riuscito ad avviare una prima collaborazione. Sempre nel settore turistico si rilevano però le assunzioni a tempo pieno di molti frequentanti del corso per Receptionist, in linea con quanto avviene per tutti i corsi orientati a ruoli amministrativi (Segreteria Amministrativa e Contabilità e Bilancio).
Il corso di Contabilità si conferma essere uno dei percorsi con la più alta ricaduta occupazionale.
Spesso nella fase di orientamento le persone temono di non potersi occupare di contabilità, se non hanno avuto un percorso scolastico apposito. La nostra esperienza, e quella dei nostri corsisti, dice il contrario. Con un’ottima preparazione e con tanto impegno questo settore offre molte opportunità, specialmente alle donne. Per finire, il corso di Addetto all’assistenza di base vede il 100% di persone occupate, tra quelle che hanno risposto al sondaggio. Anche in questo caso la crisi pandemica ha provocato una crescita immediata della richiesta di queste figure, che già trovavano una buona percentuale di inserimento.

“Tanto lavorano solo gli OSS”?

Spesso le persone sono indecise tra l’intraprendere il corso per ADB (Addetto all’Assistenza di Base) o tentare direttamente il corso OSS con l’esame presso la ASL.
Questi numeri sono l’indicazione più evidente su come sia meglio procedere. Con la qualifica di ADB, specialmente in questa fase, è possibile lavorare subito, per poi eventualmente prendere anche la qualifica di OSS con il corso di integrazione.

Numeri che danno forza

Nei nostri percorsi di orientamento non parliamo mai di percentuali di assunzione, perché riteniamo che la formazione sia fatta più di storie individuali che di grandi numeri. Nella buona riuscita di un corso ci sono infatti tanti ingredienti che dipendono dal frequentante stesso, dal suo impegno, dalla passione e dalla determinazione. Vista la situazione complessiva però questi numeri ci rendono particolarmente orgogliosi, perché dimostrano che, anche nei periodi più difficili, lavorando con impegno e investendo nelle proprie qualità si possono ottenere risultati importanti.

Prendere una qualifica vuol dire mettersi in gioco. I nuovi Addetti all’Assistenza di Base

Sono le 18.06 del 27 febbraio 2020, si è appena concluso l’esame del corso per addetto all’assistenza di base, matricola 2019LM0528. I partecipanti all’esame erano 12, hanno svolto la prova scritta, poi quella pratica e l’orale… e sono passati tutti! Ansia, preoccupazione, attesa, concentrazione… E poi sorrisi, pianti, abbracci e ringraziamenti. Le emozioni erano palpabili e comprensibili, perché le persone che intraprendono un percorso di qualifica come questo dedicano nove mesi alla formazione, spesso facendo sacrifici economici e dividendosi tra famiglia, lavoro e lezioni. E sono soprattutto donne, che con determinazione portano a termine un percorso che non è solo l’apprendimento di tante nozioni, ma spesso implica un ripensamento della propria vita privata e professionale. A questo coinvolgimento individuale si aggiunge l’esperienza di gruppo. Non capita spesso di trascorrere 450 ore insieme ad altre persone adulte, come accadeva durante gli studi scolastici. Si conoscono persone con storie e talvolta culture diverse, ci si scontra, nascono simpatie e affetti, e si condivide un tratto di vita. Quasi un anno insieme. Noi operatori della formazione, che vediamo i corsisti e i docenti nelle varie fasi di questo percorso, siamo abituati a riconoscere i vissuti che li accompagnano. Manteniamo un distacco professionale. Eppure ogni volta che riconosciamo quell’emozione finale, quella tensione che si scioglie e diventa orgoglio per il risultato, si rinnova in noi la passione per questo lavoro.
Sembra retorico, ma è proprio così. Quindi grazie a tutti i corsisti, complimenti e in bocca al lupo!
Tutti passati!
Tutti passati!!!

Il 7 aprile 2020 si terrà l’esame di accesso ai corsi

È stato pubblicato ieri, lunedì 10 febbraio, il bando per l’ammissione ai corsi per Operatore Socio-Sanitario (OSS) presso la USL Nord Ovest della Regione Toscana. Come già anticipato in questo articolo sono a disposizione 180 posti per il corso completo da 1000 ore, e 150 per quello abbreviato di 400 ore, riservato a chi, al momento dell’iscrizione, già sia in possesso della qualifica di ADB (addetto all’assistenza di base/OSA/OTA). I 150 posti del corso ridotto saranno ripartiti in 5 corsi (30 persone per ogni corso) nelle seguenti sedi:
  • Massa (1 corso)
  • Lucca (1 corso)
  • Castelnuovo Garfagnana (1 corso)
  • Pontedera (1 corso)
  • Livorno (1 corso)
A questi si aggiungono 60 posti riservati a due corsi che si svolgeranno presso l’Azienda Sanitaria Universitaria di Pisa, per i quali è stato pubblicato un diverso bando.
È possibile iscriversi alla prova di esame fino al 2 marzo 2020, e la data della selezione è fissata al 7 aprile 2020.
La prova di selezione consisterà in 60 domande a risposta chiusa incentrate su queste aree di competenza: socioculturale (legislazione sociale, organizzazione e metodologia del lavoro sociale, sociologia); area operativa di assistenza alla persona (interventi sociali minori/famiglia, anziani, disagio psichico, disabilità, igiene, dietetica); area socio psicologica e relazionale.
I candidati avranno un ora di tempo per la compilazione e la prova sarà considerata superata col punteggio di 31/60 (un punto per ogni risposta corretta, zero per ogni risposta mancata o errata). Sarà attribuito un punteggio aggiuntivo di 0,5 punti per ogni anno di lavoro dimostrato al momento dell’iscrizione all’esame.
Ovviamente non sarà sufficiente raggiungere il punteggio di 31 per accedere ai corsi, perché tra chi avrà superato l’esame sarà poi stilata una graduatoria, dalla quale sarà effettivamente assegnato l’accesso ai corsi. Al momento dell’iscrizione si possono indicare tre sedi di preferenza, pertanto più si consegue un punteggio alto, più sarà probabile poter accedere al corso nella sede di prima scelta.
Domani, mercoledì 12 febbraio, cominceranno le lezioni di preparazione per la partecipazione all’esame di accesso, presso la sede di Kleis Formazione in via A. Catalani 46 a Lucca. Per informazioni è possibile visitare la pagina dedicata al corso.
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Per l’USL Centro-Nord a Pisa, Lucca, Viareggio, Livorno e Massa-Carrara

Con la Deliberazione n. 1548 del 09/12/2019 la Regione Toscana ha definito il numero, la tipologia e la distribuzione dei corsi che le ASL territoriali dovranno erogare nel 2020 per l’accesso alla qualifica di OSS (Operatore Socio Sanitario). Si conferma la programmazione di due tipologie di corsi:
  • il corso di 1000 ore, per chi non ha alcuna qualifica al momento dell’esame di accesso
  • il corso ridotto di 400 ore, riservato a chi già ha conseguito la qualifica di Addetto all’Assistenza di Base (ADB, OSA o OTA)
Nei tre settori di competenza della ASL (Nord-ovest, Sud-est e Centro) sono previste edizioni sia di una tipologia che dell’altra, più il corso integrativo con la formazione complementare.
Per quanto riguarda la USL Nord-ovest sono previsti un totale di 14 corsi: 6 da 1000 ore, 7 abbreviati e 1 per OSS FC (formazione complementare).
Come negli anni precedenti ogni corso accoglierà 30 partecipanti, quindi la formazione sarà riservata a un totale di 420 persone (180 nei corsi da 1000 ore e 210 nei corsi abbreviati) e complessivamente addirittura 150 persone in più rispetto a quanto previsto nel 2019.
Per il momento sono state pubblicate le date dell’esame soltanto per i primi 60 posti, presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana. Le iscrizioni terminano il 20 febbraio, mentre la prova è fissata per il 7 aprile. Qui i dettagli. In base al decreto regionale si attende la pubblicazione del bando per altri 150 posti. Il 12 febbraio abbiamo programmato l’inizio delle lezioni di preparazione per l’esame di accesso al corso OSS ridotto. La prova d’esame consisterà in un test con 60 domande a risposta multipla (4 alternative di risposta) da compilare in un’ora. Per superare la prova si deve ottenere almeno il punteggio di 31/60, ma sarà necessario un punteggio più alto per rientrare nella graduatoria delle 210 persone selezionate, e soprattutto per poter scegliere l’edizione del corso più vicino al proprio domicilio. Ogni candidato infatti potrà segnalare più di un corso, indicando il primo di preferenza. I contenuti dell’esame per l’accesso al corso abbreviato verteranno su:
  • area socio-culturale (legislazione sociale, organizzazione e metodologia del lavoro sociale, sociologia)
  • area operativa di assistenza alla persona (interventi sociali minori/famiglia, anziani, disagio psichico, disabilità, igiene, dietetica)
  • area socio-psicologica relazionale
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Da Badante a Addetto all’Assistenza di Base, Operatori Qualificate per rispondere a una richiesta crescente

Ogni giorno incontriamo persone che chiedono informazioni e orientamento per scegliere un percorso formativo. Spesso le persone che hanno maggiore necessità di formazione, sono proprio quelle impegnate in modo più serrato tra famiglia e lavoro. Come le badanti. E allora ci siamo chiesti: chi bada alla badante? In Italia esiste una realtà molto diffusa che tutti conoscono, ma della quale si parla molto poco, e spesso con sufficienza: le cosiddette badanti Esiste un sistema di assistenza privato fondato sulla disponibilità di lavoratrici quasi 24 ore su 24. Si tratta di una condizione, quella della badante, troppo spesso opprimente, che non lascia spazio a nient’altro. Molte badanti infatti sono in servizio quasi costante, con poche ore di permesso a settimana e nessuna possibilità di riqualificarsi. Questo perché quando lavorano hanno disponibilità economica, ma non di tempo, e quando il lavoro finisce (spesso in modo improvviso e senza alcuna tutela), la disponibilità economica viene meno. È difficile intraprendere un percorso formativo lungo e impegnativo.

Come uscirne?

Il corso per diventare Addetto all’Assistenza di Base dura 900 ore e, quale che sia la frequenza, la durata complessiva varia da un minimo di 8 mesi a un anno. Eppure quella è l’unica strada per arrivare a un lavoro stabile nel settore assistenziale. L’unico modo per uscire dalla condizione precaria di badante, e proporsi alle strutture socio-sanitarie private, come RSA, cooperative e cliniche. Per questo molte persone sono disponibili a fare grandi sacrifici, conciliando per lunghi periodi il lavoro, lo studio e la famiglia.
Riflettendo su questi aspetti abbiamo deciso di organizzare un’edizione del corso di Addetto all’Assistenza di Base con orario serale, che dia la possibilità di qualificarsi anche a chi non ha altre disponibilità di orario.
Le lezioni di questa prima edizione serale cominciano il 2 dicembre alle 18.30, ma ancora fino a fine anno, tutte le persone interessate potranno iscriversi rivolgendosi alla nostra segreteria.

Usare la creatività per conoscere se stessi e l’altro, per comunicare e per crescere

Mentre Sara illustra le intenzioni e i valori che muovono l’esperienza, Michela dispone lentamente dei piccoli oggetti su un tappeto. Sembrano degli uncini bianchi, tutti diversi uno dall’altro, e mentre lei li allinea a file di quattro tutte le persone sedute attorno si chiedono di cosa si tratti. La luce è soffusa e il tappeto è coronato da una corda di luce, anche questa bianca. Sempre sul tappeto sono disposti altri oggetti, tutti bianchi, e i partecipanti sono chiamati a curiosare. Comincia così il Laboratorio Bianco, del quale l’associazione Bi-Done è venuta a darci un piccolo assaggio: una scoperta dei materiali e delle suggestioni che offrono.
L’associazione Bi-Done cura le attività di uno spazio dove si raccolgono, si espongono e si mettono nuovamente a disposizione diversi materiali di recupero, provenienti dalle rimanenze e dagli scarti della produzione industriale e artigianale della provincia di Lucca. Rispetto dell’ambiente, creatività e estetica sembrano le linee guida della loro esperienza.
Nel selezionare i docenti del corso di qualifica per tecnico dell’animazione socio-educativa abbiamo incontrato tanti professionisti e tante realtà interessanti, che portano avanti iniziative molto coinvolgenti e con una ricaduta sociale importante sul territorio. Il Laboratorio Bianco è stato un piccolo assaggio di quello che si potrà imparare e sviluppare all’interno del percorso formativo. Al termine dell’incontro la Dott.ssa Milena Dell’Acquila, psicologa e docente, ha illustrato come queste e altre tecniche possono essere impiegate in contesti e con utenze diverse, proprio per innescare meccanismi virtuosi di socializzazione e di apprendimento. Per lavorare nel sociale serve quella che potremmo chiamare “vocazione”. Quasi sempre le attività professionali in ambito sociale sono a contatto con situazioni di disagio (che sia la malattia, la disabilità, la povertà etc…) di fronte alle quali si può reagire o in modo negativo (ci si può sentire impotenti, frustrati, a disagio…) o in modo positivo (cosa posso fare io?). Se si ha questa attitudine il lavoro in ambito socio-sanitario può dare grandissime soddisfazioni personali e anche professionali. È un settore in cui la domanda è sempre crescente e le professionalità richieste sono tante, tra queste il tecnico dell’animazione socio-educativa, una figura professionale con qualifica di IV livello EQF, richiesta soprattutto nelle cooperative, nelle rsa e in tutte le strutture sociosanitarie per persone anziane o con disabilità e nelle strutture socio-educative per minori. Il tecnico dell’animazione (evoluzione della figura di educatore sociale) applica una serie di strumenti creativi (la narrazione, la musica, la pittura, la cucina) in contesti sociali, per stimolare l’apprendimento piuttosto che la socializzazione, l’attività fisica o cognitiva dei partecipanti. MOLTI SI QUALIFICANO PER SPECIALIZZARSI IN MODO PARTICOLARE SUL LAVORO CON I MINORI, IN STRUTTURE SCOLASTICHE O DI SERVIZIO ALLE FAMIGLIE. Ringraziamo tutte le persone che sono intervenute per questa bella esperienza. Visita la pagina dedicata al sul corso per tecnico dell’animazione socio-educativa.
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ADB, OSA, OTA, informatevi bene sulla validità degli attestati

Vuoi diventare Addetto all’Assistenza di Base? Non ci piace parlare delle attività della concorrenza, ma dopo numerose segnalazioni da parte di nostri corsisti sentiamo il bisogno di fare chiarezza sulle modalità con le quali si può ottenere la Qualifica. Intanto chiariamo che le sigle ADB, OSA e OTA indicano la medesima qualifica di III livello EQF. Sono nomi diversi usati in province diverse per indicare però uno stesso profilo professionale. La Qualifica è un titolo necessario per lavorare nelle strutture socio-sanitarie private come cliniche, RSA, strutture residenziali o domiciliari, ma anche cooperative sociali. La Qualifica si ottiene frequentando un corso e superando l’esame con una commissione nominata dalla Regione Toscana. La stessa Qualifica è necessaria se si vuole accedere al corso nella versione ridotta per diventare OSS. Questo corso viene erogato SOLTANTO dalle ASL/USL, che organizzano una sessione ogni anno.
La formazione in Italia è demandata alle Regioni, questo implica che si possano presentare percorsi formativi diversi da regione a regione, ma la Qualifica è la stessa e ha validità a livello europeo.

attenzione ai corsi online!

Da alcuni anni si trovano sul web proposte di corsi formativi completamente online, con solo l’esame in presenza. Questi corsi sono molto approfonditi, molto lunghi e molto costosi. Permettono in effetti di imparare molte cose con l’opportunità di poter frequentare negli orari che si preferisce. Tuttavia il titolo che si ottiene alla fine NON è una Qualifica, ma soltanto un Attestato privato, che NON permette in Toscana l’accesso alle strutture lavorative né tanto meno all’esame per il corso OSS ridotto. Purtroppo chi promuove questi corsi non informa adeguatamente le persone interessante che spesso investono molto tempo e molto denaro, per trovarsi poi nella necessità di frequentare da capo un vero corso di Qualifica. Quando qualcuno si presenta da noi con questo tipo di esperienza quello che possiamo fare è riconoscere il massimo dei crediti formativi per le attività già effettivamente svolte, in modo da ridurre al minimo sia il costo di partecipazione che le ore di frequenza obbligatorie. Quindi attenzione a questo tipo di proposte. Sono molto allettanti, perché permettono di conciliare bene il lavoro, la formazione e gli impegni familiari, ma non portano all’obiettivo che lasciano capire!
Il corso di qualifica è lungo e faticoso, sono 450 ore di formazione e 450 di stage, ma si possono sempre cercare soluzioni con diversa frequenza per conseguire il titolo.
Per tutte le persone interessate al Corso di Qualifica per Addetto all’Assistenza di Base questa è la pagina dedicata.

Corsi e concorsi in Toscana per diventare OSS

CHI È L’OPERATORE SOCIO SANITARIO? L’Operatore Socio Sanitario è una figura professionale che lavora a supporto di persone che vivono in una condizione di disagio per motivi sociali, di disabilità o di malattia. Può trattarsi di bambini, adulti o persone anziane sia in contesti residenziali, in ambiente ospedaliero o presso il domicilio dell’utente. Questi servizi possono essere gestiti dall’azienda sanitaria locale, da cooperative sociali o da altri enti privati. In particolare l’OSS dovrà avere le competenze adeguate per provvedere all’igene e alla corretta nutrizione degli utenti, aiutarli nella mobilizzazione e deambulazione e nel mantenimento della corretta postura, ma soprattutto deve essere in grado di intervenire stabilendo una relazione con gli utenti, spesso in contesti familiari o relazionali non facili. Nello svolgimento della professione l’OSS si troverà a collaborare con educatori, fisioterapisti, medici con diversa specializzazione, infermieri e assistenti sociali. È importante quindi che l’OSS sappia documentare le proprie attività in modo adeguato, in modo che le altre figure professionali possano collaborare in modo proficuo. Questa figura professionale è definita dal Ministero della Salute attraverso l’Accordo Stato Regioni del 22/02/2001. In precedenza questa figura era identificata ad altri due acronimi: OTA per l’area sanitaria e OSA per l’area sociale. COME SI DIVENTA OPERATORE SOCIO SANITARIO? La formazione degli operatori socio sanitari è affidata alle Regioni. In Toscana per diventare OSS è necessario svolgere un corso di 1000 ore presso l’ASL. Per chi avesse già la qualifica di addetto all’assistenza di base (ADB) è invece possibile accedere a un percorso abbreviato. Il costo per la partecipazione al corso di 1000 ore è di 1000 €, quello abbreviato invece costa 500 €. Ogni anno la Regione Toscana pubblica un bando per l’accesso a questi corsi, che hanno un numero chiuso di partecipanti (in genere 30 persone per ogni edizione). La data delle prove di accesso può cambiare di anno in anno, ma spesso i bandi escono in gennaio e le prove vengono fissate in aprile. Per monitorare la pubblicazione di nuovi bandi per le province di Lucca, Massa-Carrara, Pisa e Livorno si consiglia di consultare la pagina della ASL dedicata. Il settore socio-sanitario offre molte opportunità, e provvedere al benessere delle persone è un lavoro che può essere molto appagante, ma non è un lavoro per tutti.
Ci sono persone predisposte all’attività di aiuto, che sanno approcciarsi in modo positivo ai problemi e sanno quindi essere di supporto anche nei momenti più complicati.
L’esame di accesso al corso per OSS non è semplice. In ogni edizione sono tante le persone che restano escluse. Kleis Formazione ha elaborato un percorso formativo concentrato che aiuta i candidati nella preparazione, fornendo esempi e simulazioni delle prove d’esame con professionisti esperti del settore. Vai alla pagina del corso.