Lo stabilisce una proposta di modifica al Testo unico del sistema turistico
Aggiornamento 01/07/2020: nessuna novità. A distanza di un anno è questo il triste aggiornamento per un problema la cui soluzione sembra ancora lontanissima. E così, nel momento in cui tanti operatori potrebbero studiare e prepararsi, la burocrazia non solo non aiuta, ma impedisce a tante persone di affacciarsi al mondo del lavoro. Quindi per le aspiranti guide turistiche: niente esami e corsi fino al 31 dicembre 2020… e molto oltre!
L’atto della commissione
È stato approvato ieri, mercoledì 5 giugno 2019, l’atto della commissione che propone una modifica del Testo unico del sistema turistico regionale, con il voto favorevole di PD e M5S. La proposta di legge passerà a breve all’esame dell’aula e prolungherà il blocco dell’accesso alla professione di Guida Turistica per altri 18 mesi, e cioè fino al dicembre 2020. Ma la data fissata è molto ottimistica, e sarà certamente prorogata. Il blocco infatti potrà essere ritirato solo quando a livello nazionale sarà ridefinito il profilo professionale della Guida Turistica, nel rispetto della normativa europea. La situazione sembra tutt’altro che prossima a una soluzione, e purtroppo le parti interessate restano arroccate su posizioni inconciliabili.Il risultato è un freno burocratico a un settore trainante dell’economia del paese e della Regione Toscana.
Prima della pandemia il turismo continuava a crescere, e i giovani italiani erano chiamati a studiare le lingue e la storia dell’arte, ma poi viene loro impedito di accedere alla professione di Guida Turistica per mere questioni amministrative.
Il cortocircuito normativo coinvolge anche le guide già abilitate. Molte guide infatti si aggiornano e migliorano i propri servizi, ma si trovano a scontrarsi con un sistema territoriale ancora abituato alle “guide locali”. Ingressi a musei e servizi di trasporto locali prevedono spesso agevolazioni riservate a “guide locali” di fatto ormai inesistenti.
lA GUERRA DELLE PARTI
Sulla figura della Guida Turistica si scontrano da una parte la normativa europea, che definisce in modo inequivocabile il carattere nazionale della qualifica, e dall’altra le molte associazioni di guide turistiche italiane che, abituate alla qualifica territoriale, vedono in questo modo messa a repentaglio la qualità del proprio lavoro da una potenziale crescente concorrenza. In una situazione così complessa si sarebbe dovuto proseguire con i corsi e i concorsi impostati sulla “vecchia” normativa. Quel sistema permetteva di verificare la competenza e garantiva l’accesso alla professione, in attesa di un aggiornamento complessivo. Ma la lotta delle parti si è risolta con blocco di fatto senza limiti. Uno degli effetti inevitabili di questa congiuntura è il proliferare dell’abusivismo, oppure il ricorso a soluzioni “estreme” come corsi online in paesi stranieri per ottenere il patentino. Fenomeni, questi sì, che fanno male alla professione di guida turistica e al patrimonio italiano.LE ALTERNATIVE
Kleis Formazione continua a sostenere il lavoro di professionisti abilitati con la progettazione di percorsi formativi di aggiornamento e specializzazione su vari territori della Toscana.
Per chi volesse accedere al settore turistico è possibile conseguire la qualifica di Accompagnatore Turistico, con il corso riconosciuto. Si tratta di un profilo professionale ben diverso, ma è anche un modo per avviarsi al lavoro e fare esperienza senza attendere l’evoluzione del quadro normativo che potrebbe richiedere anni.
In altro settore, sempre adiacente all’attività della guida turistica, opera la Guida Ambientale. Questo è il corso di qualifica per chi volesse intraprendere questa professione.